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Totti: “Non tornerei alla Roma. Zaniolo? Non credo rimarrà a lungo”

L’ex capitano giallorosso ha confermato di voler intraprendere una nuova avventura: “Voglio fare una nuova esperienza e far crescere giovani italiani e stranieri. Se Zaniolo continuerà così meriterà tutto il bene che il calcio potrà riservargli, ma cerchiamo di farlo crescere che è ancora giovane. La Roma? Spero che Friedkin arrivi e faccia grande la società”.
A cura di Alberto Pucci
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La strada per quella che sarà la sua nuova professione è già stata tracciata. Francesco Totti ha deciso di vuole intraprendere la carriera di talent scout e procuratore e lo ha anche ribadito in un'intervista concessa a Radio Radio: "Voglio fare una nuova esperienza. Potrei far crescere giovani italiani e stranieri il più possibile. Vorrei fargli capire la realtà calcistica. Dopo 30 anni di esperienza credo di poterlo fare".

L'ex capitano della Roma è tornato dunque a parlare dei suoi progetti, dopo l'amaro addio alla società giallorossa: "Io ho un carattere abbastanza forte e permaloso – ha aggiunto Totti – Se mi chiedessero di tornare alla Roma mi metterebbero in difficoltà ma non credo che tornerei in questo momento. Direi di no per rispetto della mia decisione. Spero comunque che Friedkin arrivi e faccia grande la società".

Il futuro di Zaniolo

Dopo le ultime prestazioni con la Roma e con la Nazionale di Roberto Mancini, in molti si sono chiesti se davvero Nicolò Zaniolo potrà nel prossimo futuro prendere il suo posto: "Per il suo bene eviterei di fare paragoni con il sottoscritto. Se continuerà così meriterà tutto il bene che il calcio potrà riservargli, ma cerchiamo di farlo crescere che è ancora giovane. Lui ha capito la mentalità romana e spero possa rimanere a Roma il più a lungo possibile, anche se credo che non sarà così".

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La magia della maglia azzurra

E a proposito di maglia azzurra, Francesco Totti ha anche ricordato il grande feeling che c'era in quel gruppo di campioni che vinse il Mondiale nel 2006: "Quando andavamo in Nazionale pensavamo tutti solo al bene della squadra. Per questo non ci sono mai state divisioni interne o campanilismi – ha concluso – Lippi è sempre stato fenomenale a gestire i campioni. Forse non è mai venuto alla Roma proprio perché non c’era la squadra giusta per lui. Mancini? La nuova Nazionale mi piace".

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