Torricelli, l’addio al calcio dopo la perdita della moglie
Moreno Torricelli, il grande ex di Fiorentina e Juventus che questa sera si affronteranno nell'anticipo della quattordicesima giornata, è tornato a parlare del suo addio al calcio in un'intervista rilasciato al Corriere della Sera. "Una malattia ha portato via mia moglie", ha detto Torricelli, "e non ho potuto proseguire con il calcio. Sono rimasto a casa per seguire i ragazzi nella loro crescita". La scomparsa della moglie Barbara era avvenuta il 27 ottobre 2010 a soli quarant'anni, lasciandolo con i tre figli Arianna, Alessio e Aurora. L'ex-terzino di Juventus e Fiorentina oggi vive a Lillianes, borgo della Valle d'Aosta di appena cinquento persone, dove è diventato supervisore delle giovanili del Pont-Donnas/Hône-Arnad.
Nato ad Erba, nel comasco, ha giocato fino al 1992 nelle serie inferiori del calcio italiano: prima in eccellenza con l'Oggiono (49 presenze senza reti) nell'Eccellenza lombarda, e poi nella Caratese in Serie D (57 presenze e 3 reti). Finché proprio durante un'amichevole tra Caratese e Juventus, lo scopre Giovanni Trapattoni. Per Torricelli, all'epoca falegname in un mobilificio e calciatore solo per hobby, è la svolta della carriera: sei anni in bianconero, con 230 presenze e tre reti all'attivo, vincendo tre scudetti, una coppe Italia, due supercoppe italiane, una Champions League, una coppa UEFA, una supercoppa europea ed un'Intercontinentale. In pratica, tutto quello che si poteva vincere a livello di club. Nel 1998 passò alla Fiorentina, dove era arrivato proprio Trapattoni, vincendo un'altra Coppa Italia in quattro anni, 126 presenze e 3 reti. Dopo due anni all'Espanyol (33 presenze) ed uno all'Arezzo (26 presenze ed una rete in B), chiude nel 2005 con il calcio giocato, con 479 presenze e 10 reti complessive. Adesso, per lui, è tempo di ripartire dai giovani.