Torino, terrore in Piazza per un falso allarme bomba: tifosi calpestati, 1527 feriti
L'esplosione di un petardo, il panico della folla, il cedimento di un ringhiera che conduce al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, la vetrata del caffè che va in frantumi. L'orrore, ancora una volta. Torino s'è vista risucchiata nel terrore e nel ricordo di quanto accaduto all'Heysel. La folla si era radunata davanti ai maxi-schermi allestiti per l'occasione, Juve è in campo a Cardiff, perde 3-1, la Coppa è svanita e in città si scatena l'inferno. E' di circa 1527 feriti, di cui 3 in gravi condizioni (tra cui anche un bambino rimasto schiacciato dalla folla), il bilancio della notte di terrore che ha riportato indietro la memoria alla tragica serata della finale di Coppa Campioni di Bruxelles. E intanto la procura ha avviato un'indagine per far luce sulle cause e sulle responsabilità di quanto accaduto, ipotizzando il procurato allarme.
Dopo il terzo gol del Real molti tifosi hanno cominciato a spingere verso le transenne. Molto probabilmente il lancio di un petardo ha scatenato il caos, ma secondo altre fonti tutto potrebbe essere stato scatenato dal cedimento di una ringhiera. Alcuni testimoni riportano di aver sentito un botto e di aver sentito urlare "Bomba, bomba": sarebbe stata questa la causa del caos che ha travolto ogni cosa. Nel classico fuggi fuggi verso le vie limitrofe tantissimi tifosi sono stati calpestati.
Il panico alle 22.15
Il panico si è scatenato poco dopo il 3-1, intorno alle 22.15. In quel lungo momento di caos hanno ceduto alcune ringhiese e centinaia di tifosi sono rimasti feriti. Alcuni bambini in lacrime hanno perso il contatto con i propri genitori. In diversi casi decisivo è stato l'intervento delle forze dell'ordine che ha riportato la calma e che ha aiutato quei bambini a ritrovare i genitori. A terra sono finite scarpe, borse, bottiglie e altri oggetti, sono stati ribaltati dei tavolini di alcuni locali e parecchie macchie di sangue sono finite sulle tovaglie dei bar e sui marmi dei portici che circondano la piazza.
Donna in ospedale intubata
Rapidamente a Piazza San Carlo sono giunte diverse ambulanze e i vigili del fuoco. La questura sta già lavorando e sta visionando le immagini per ricostruire esattamente l'accaduto. Secondo le prime informazioni una donna, una 39enne di Domodossola, ha avuto la peggio ed è finita in ospedale dov'è stata subito intubata ed è attualmente in prognosi riservata: la donna ha un trauma toracico per lesioni da schiacciamento. Un modo bruttissimo per chiudere una serata che è stata molto deludente per i bianconeri, che hanno perso per 4-1 a Cardiff contro il Real Madrid ed hanno perso per la quinta volta consecutiva la finale di Champions League.
Bimbo di 7 anni in Rianimazione
Il bimbo ricoverato in prognosi riservata per le ferite riportate (trauma cranico e toracico) nella calca ha 7 anni. Si trova nel reparto di rianimazione dell'ospedale Regina Margherita, vi è giunto dopo essere stato calpestato dalla folla impazzita che fuggiva.
Circa 1527 i feriti, 3 in gravi condizioni
Con il passare del tempo il bilancio si è aggravato perché il numero dei feriti è salito addirittura a 1400. Un numero impressionante, alcuni di essi sono finiti in ospedale in codice rosso. Circa 170 persone sono all'ospedale Molinette, circa 200 al Mauriziano e oltre 100 al Cto tra le prime stime ma il numero delle persone ricoverate e medicate è salito nel corso della notte. I feriti gravi sono due donne, la prima in coma farmacologico, la seconda in rianimazione alle Molinette, e un bambino di sette anni con grave trauma cranico.
Il prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha raggiunto Piazza San Carlo, ha detto: "La causa di fondo è il panico, per capire che cosa l'abbia scatenato bisogna aspettare". Mentre il presidente della Juventus Andrea Agnelli, ai microfoni di Mediaset, ha espresso la propria solidarietà a chi è rimasto ferito: "Ho saputo che a Torino ci sono stati incidenti in piazza, non ho informazioni precise sulla dinamica, ma esprimo la mia solidarietà verso chi è rimasto ferito". Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla finale tra Juve e Real anche Allegri ha voluto esprimere un pensiero nei confronti di chi è rimasto ferito: "Siamo vicini a chi è rimasto coinvolto in quello che è successo a Torino, speriamo che non ci siano feriti gravi e tutto finisca nel migliore dei modi".
Ci sarebbe un bimbo di 3 anni disperso a Torino
Per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti che si sono persi nella calca a Piazza San Carlo è stato rapidamente allestito in piazza San Carlo un punto di raccolta, nei pressi del maxischermo che era stato previsto per la finale di Champions League. E purtroppo dei genitori sono alla ricerca del loro bimbo, di soli 3 anni, che hanno smarrito e che adesso stanno cercando. La notizia che si era sparsa in piazza San Carlo comunque non trova conferme. Uno dei soccorritori sta provando a facilitare le operazioni di recupero chiamando con il megafono i nomi dei dispersi.
Sciacalli arrestati a Piazza San Carlo
La piazza dopo l'esplosione del petardo si è svuotata rapidamente, e sono rimasti sul terreno centinaia di zaini, scarpe, borse e portafogli. Purtroppo rapidamente sono entrati in azione alcuni sciacalli, che hanno cercato di frugare nelle borse, negli zaini e negli stessi portafogli. Questi sciacalli sono stati bloccati da cittadini, che sono intervenuti ancora prima delle forze dell'ordine. E questi cittadini volenterosi hanno poi raccolto tutto ciò che c'era in piazza e hanno creato dei mucchietti e hanno radunato tutti gli oggetti sparsi nella piazza.