Torino-Juventus: Conte e il derby dei “se” e dei “ma”

"Il derby è una partita in cui può capitare di tutto". Così l'aveva descritto nella conferenza della vigilia Antonio Conte, senza troppa fantasia per la verità. Ma sicuramente prevenendo tutto ciò che è accaduto nei 90 minuti di gioco dove il Toro ha dovuto inchinarsi alla Juventus. Fatale è stato il gol di Pogba, ma fatali sono stati anche altri episodi che rimarranno a lungo nella memoria dei protagonisti e dei tifosi delle due fazioni, con differenti interpretazioni, scaturiti da errori e sviste arbitrali. Oltre al fuorigioco di Tevez, fanno molto parlare altri momenti come il fallo da espulsione di Immobile sull'Apache, o quello di Pogba (su El Kaddouri) o il ‘giallo' dimenticato (sarebbe stato il secondo) per Marchisio. Così ecco che nel dopo partita ognuno rilegge il film interpretando il finale a proprio piacimento.
Un derby, due punti di vista – E' il caso anche di Antonio Conte che da un paio di partite a questa parte oltre che festeggiare le vittorie deve far fronte anche a delle sviste arbitrali che hanno permesso alla Juventus di conquistare il bottino pieno: prima con il Chievo, ora con il Torino. Allora, a Verona, fu negato un gol regolarissimo a Paloschi per un fuorigioco inesistente. Errore tanto evidente che il tecnico bianconero ha cercato di porre rilievo altrove, sulla prova di carattere dei suoi, sulla reazione allo svantaggio senza "enfatizzare un episodio favorevole sì, ma non determinante". Ora, all'Olimpico, la posizione irregolare di Tevez in occasione del gol-partita di Pogba è altrettanto "irrilevante" per Conte che guarda attraverso gli occhiali bianconeri altri episodi. Come la mancata espulsione di Immobile su Tevez, fatto non accaduto che tormenta il tecnico che così risponde al gol irregolare: "Il fallo di Immobile era da espulsione, cosa sarebbe successo con il Toro in 10?"
Le incornate del Toro – Lo stesso che sarebbe accaduto se Pogba fosse stato espulso per un fallo abbastanza simile su El-Kaddouri o se Claudio Marchisio avesse preso il secondo giallo per lo stesso motivo. Questo è il senso del comunicato granata apparso dopo qualche ora dalla fine della partita e dopo aver ascoltato le parole del tecnico bianconero.
Al termine del derby, il tecnico bianconero Antonio Conte ha dichiarato, rispondendo a chi gli chiedeva del gol irregolare per netto fuorigioco di Tevez, che <<la Juve ha tenuto la palla ed attaccato per 70′>>. E che, quindi, <<diventa normale che ci siano più azioni sulle quali discutere>>. Viene da chiedersi con quale pallottoliere conti il possesso palla Conte, considerando che i dati statistici, pubblicati sul sito della Lega Calcio al termine del match, raccontano di un possesso palla della Juventus pari al 52%, contro il 48% del Toro. Tanto schiacciante, dunque, la superiorità della Juventus non è stata. Altra dichiarazione di Conte: <<Il fallo di Immobile era da espulsione, cosa sarebbe successo con il Toro in 10?>>. Davvero il fallo di Immobile era da espulsione? La stessa curiosità resta inevasa anche in ottica granata: cosa sarebbe successo se l'identico fallo di Pogba su El Kaddouri (vedi foto) fosse stato sanzionato con il rosso, al pari della somma di ammonizioni che avrebbe meritato Marchisio? La verità è che la Juventus ha vinto il derby per 1-0, e che quell'1-0 è stato viziato da un evidentissimo fuorigioco. Il resto sono solo inutili parole. Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica.
Insomma, con gli occhiali granata, la realtà sarebbe diversa, ribaltata come un guanto, a proprio piacimento. Perchè con i ‘se' e i ‘ma' nel calcio – come nella vita – non si va poi molto lontano. E restano i fatti: come un gol su svista arbitrale che decide un derby. La partita dove può accadere di tutto.