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Torino, caso Serafino: la Fifa nega il tesseramento con i granata

Le normative rigidissime relative al trasferimento dei calciatori minorenni da una federazione straniera impediscono ai granata di schierare il talentuoso classe ’97 che saluta Torino e rischia di rimanere fermo fino al compimento dei 18 anni.
A cura di Marco Beltrami
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Francesco Serafino era stato uno dei colpi di calciomercato messi a segno in extremis dal Torino nell'ultima finestra di trattative. Il talentuoso classe '97 italiano proveniente dal Boca Juniors e con alle spalle una storia molto particolare era stato prelevato nello scorso febbraio dal presidente Cairo abile ad anticipare le tante dirette concorrenti europee. Poche ore fa però è arrivata la doccia fredda per il club del capoluogo piemontese che non potranno schierare Serafino in partite ufficiali, alla luce della mancata autorizzazione da parte della Fifa al tesseramento del minorenne da parte del Toro. Il massimo organo calcistico internazionale infatti, ha respinto la richiesta di tesseramente presentato lo scorso 2 febbraio in quanto appunto ancora minorenne e proveniente dalla Federazione argentina. Un provvedimento figlio di una normativa rigidissima che rischia di "bloccare" Serafino e di impedirgli di scendere in campo in match ufficiali fino al compimento del 18° anno d'età. A questo punto il calciatore potrebbe o tornare in Argentina per un'altra stagione, oppure scegliere di accordarsi con un altro club, rimanendo però fermo ai box fino alla maggiore età.

Serafino saluta Torino. Una vera e propria doccia fredda per il calciatore che nato a Rho, nell'hinterland milanese, e cresciuto in Calabria, era stato costretto a seguire il papà trasferitosi in Argentina per lavoro, vestendo la maglia del River prima e del Boca poi. Proprio con gli xeneizes poi Francesco, ha seguito le orme del nonno, primo italiano a vestire la maglia del Boca. A quel punto è arrivata la chiamata del Toro, con Serafino che si è allenato per metà stagione anche con la maglia della formazione di Ventura. Ecco come il gioiellino ha salutato tutto l'ambiente granata, e in particolare Maxi Lopez sulla sua pagina Facebook ufficiale: "Adiós Torino. Purtroppo è arrivata la comunicazione dalla FIFA con la quale mi viene negata la possibilità di disputare partite ufficiali con il Toro.  E' un duro colpo ma bisogna guardare avanti.  E' doveroso da parte mia ringraziare il Direttore Massimo Bava che mi ha dato la possibilità di ritornare in Italia. Si è detto dispiaciuto per la decisione presa dalla FIFA e so che avrebbe voluto vedermi in campo almeno una volta con la maglia granata in una partita ufficiale.Ho avuto la fortuna di allenarmi spesso con il Maestro Ventura. Si perchè di un vero Maestro di calcio si tratta. Ho apprezzato il suo modo di parlare con i calciatori, la sua educazione e la sua competenza. Sono convinto che i successi del Toro di questi ultimi anni dipendano in gran parte dal suo Tecnico. Poi devo ringraziare i tifosi del Toro che dal primo giorno in cui sono arrivato in città mi hanno fatto sentire il loro affetto, mi sono entrati nel cuore. Questa è una grande tifoseria. Un pensiero particolare va all'amico argentino Maxi Lopez che in questi mesi mi è stato vicino, ci divide una rivalità calcistica, io sono del Boca, lui del River, ma è nata una bella amicizia. L'umiltà di questo grande campione mi ha sorpreso: una grande persona, un campione vero!"

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