Torino-Atalanta, cori razzisti nei confronti di Livaja

Il Torino è riuscito a vincere, non senza polemiche, il proprio match casalingo contro l'Atalanta valido per la 21a giornata di Serie A, ma la partita – oltre ad avere uno strascico pesante in occasione del rigore segnato da Cerci su intervento di Consigli, poi espulso – ha lasciato un altro fastidioso retrogusto, quello dei cori razzisti. Che sono tornati puntualmente nei vari stadi italiani, motivo per cui la Giustizia Sportiva sta lavorando senza sosta ogni settimana ricevendo segnalazioni e dispensando ammende economiche e squalifiche. Ultima in ordine di tempo quella rifilata ai tifosi del Bologna in occasione della sfida contro il Napoli che hanno insultato i partenopei fischiando anche la canzone di Lucio Dalla, ‘Caruso'.

Sanzioni in arrivo – Questo pomeriggio, brutti episodi simili si sono ripetuti al Comunale di Torino mentre i granata erano impegnati con l'Atalanta. Il motivo? Insultare il nerazzurro Marko Livaja per le sue origini slave. A svelare e denunciare il tutto è stato a fine gara il dg orobico, Pierpaolo Marino che ha spiegato il perchè, al momento della sostituzione, l'attaccante era apparso oltremodo nervoso. "Arrabbiato per la sostituzione? No, c'erano dei cori di sberleffo sulla sua origine e il giocatore ha reagito". Queste le parole del dirigente dell'Atalanta che ha motivato così la reazione di Marko Livaja, attaccante bergamasco di origini croate, che ha rivolto alcuni gesti di stizza verso la tribuna. "Ero seduto vicino a quelli che lo insultavano – ha concluso Marino – e quella di Livaja è stata la reazione a un coro di insulti razzisti".