Top 11 della Champions League 2016/17: in porta Buffon, davanti CR7, Messi e Mbappé
Con la finalissima di ieri sera al Millennium Stadium, dopo 125 partite giocate dal 28 giugno 2016 al 3 giugno 2017, 380 gol segnati, 3.04 marcature a partita ed 1 rete ogni 31’ minuti di gioco, termina col successo del Real Madrid l’edizione 2016/17 dell’Uefa Champions League. Un’edizione di grande interesse, con tanto spettacolo, gol straordinari ed il bis di successi consecutivi di un club che mancava dalla vecchia formula del torneo col Milan 1989 e poi ’90.
Un’edizione da ricordare per i Blancos ma anche per i tanti, tantissimi calciatori che ben si sono espressi nella massima competizione calcistica continentale/mondiale. Pur non vincendo l’ambito trofeo, infatti, molti sono stati i talenti che hanno nobilitato la “coppa dalle grandi orecchie” con un rendimento al top nei martedì/mercoledì sera di questa annata. Da Buffon a Mbappé, da Marcelo a Messi, vediamo a bocce ferme ed a conti fatti, i migliori interpreti, ruolo per ruolo, di questa appena conclusa Champions.
La Top XI di Champions
Top XI della Champions League 2016/17: (4-3-3) Buffon; Dani Alves, Sergio Ramos, Bonucci, Marcelo; Lemar, Kroos, Modric; Cristiano Ronaldo, Mbappé, Messi.
In porta l’eterno Buffon
Al di là del nefasto risultato di ieri sera, il numero 1 dei numeri 1 Gigi Buffon ha disputato, a 39 anni suonati, una Champions League di grandissimo spessore. E sì perché pur avendo sulla sua strada colleghi più giovani e, magari, più accreditati di lui (Neuer, Oblak, Lloris, Navas, Ter Stegen e altri) lo juventino ha sbaragliato la concorrenza dei suoi omologhi guadagnando, con interventi sbalorditivi, guizzi felini e prodezze decisive, la titolarità in questo ideale undici.
Una maglia frutto di un rendimento in campo davvero importante con 9 clean sheet europei, solo 3 gol incassati (fino ai 4 di Ronaldo, Asensio e Casemiro), 21 parate totali ed una retroguardia di altissimo profilo. Numeri eloquenti che non solo giustificano la forza del bianconero ma che lo eleggono miglior portiere della manifestazione nonché una leggenda vivente del football mondiale.
In Difesa è dominio Juventus-Real Madrid
Dopo Buffon, anche la linea di difesa della top 11 della Champions vede un dominio incontrastato delle finaliste di Cardiff Juventus e Real Madrid. Il pacchetto arretrato, infatti, è composto da due esterni e due centrali di entrambe le compagini rispettivamente dominatrici della Serie A e della Liga 2016/17. Al centro, troveremmo una coppia difensiva di straordinario valore economico e non solo (55 milioni di euro in due) composta da Sergio Ramos e Leonardo Bonucci. Un tandem di marcatori in grado di svettare abilmente di testa (34 duelli aerei vinti su 55), chiudere alla perfezione i varchi in difesa (6 intercetti di media in due), impostare al meglio dalla retroguardia (111 passaggi a partita) e, perché no, siglare pure qualche rete con 1 gol a testa, contro Napoli e Siviglia.
Sulle corsie laterali, invece, avremmo i carioca Marcelo da una parte e Dani Alves dall’altra. I due all’ennesima stagione nella massima competizione calcistica europea hanno fatto vedere ancora una volta quello di cui sono capaci con una spinta incessante sulle rispettive fasce, tanti traversoni buttati al centro, 40 assist/passaggi chiave e 6 suggerimenti vincenti oltre che una media voto superiore al 7 e in aggiunta, specie per l’ex Barcellona, qualche segnatura importante: ben 3 contro Dinamo Zagabria, Porto e Monaco.
Lemar rivelazione, Modric e Kroos al top
Se sulla linea difensiva malgrado l’enorme mole di talento a disposizione nello smisurato parco giocatori della Champions League c’erano 4/5 calciatori che hanno fatto qualcosa in più rispetto agli altri, il discorso non vale al 100% per la linea mediana, a 3 per la specifica occasione. E sì perché scegliere, fra i vari Iniesta, Verratti, Di Maria, Thiago Alcantara, Busquets, Pjanic, Alli, Vidal e tanti, tantissimi altri non è stato per nulla semplice. Eppure, a spuntarla sono stati tre trascinatori in grado di dare, se possibile, un qualcosa in più, un valore aggiunto alle proprie formazioni.
Nel ruolo di regista davanti alla difesa avremmo il tedesco Toni Kroos, ovvero il giocatore che, più di tutti in questa manifestazione, ha fatto girare con maggiore precisione il pallone mettendo a referto il 94% di tocchi riusciti su quasi 900 passaggi tentati. A questa sua incredibile dote di esperto palleggiatore, di fine dicitore poi, l’ex Bayern ha aggiunto tanta quantità, tanto dinamismo divenendo uno degli uomini equilibrio, insieme con Casemiro, del suo Real.
Ai suoi lati, troviamo il croato Modric autore dell’ennesima sontuosa stagione fatta di classe infinita, transizioni offensive palla al piede, gol (1), assist (4), inserimenti centrali e passaggi illuminanti e, la rivelazione del Monaco di Jardim Thomas Lemar. Il transalpino 21enne, infatti, con le sue doti di factotum del centrocampo, un po’ esterno, un po’ mezzala, un po’ trequartista, ed il suo raffinatissimo mancino è stata una delle sorprese più liete di questa edizione della Champions che, al di là dei “soliti noti”, sta marcando un discreto ricambio generazionale. Due gol in 12 partite, tante giocate utili, corsa, intelligenza tattica e visione sono state le armi che lo hanno condotto nel Gotha del calcio ad un passo dalla finalissima che sarebbe stato un premio straordinario per lui ed i terribili ragazzacci del Monaco.
Messi, CR7 e Mbappè, un attacco da 122 gol
Davanti, nel tridentazo di Champions ci sarebbero tre interpreti capaci di siglare ben 122 reti stagionali, di cui 29 in coppa. Inutile dire che, fra questi attaccanti, avremmo, inevitabilmente, Messi, scarpa d’oro a quota 54 segnature in 52 gare totali ed il Pallone d’Oro in carica Cristiano Ronaldo, giustiziere della Juve a quota 4 Champions vinte, con 42 gol in 46 apparizioni stagionali. A fare, invece, la parte della sorpresa, della new entry, troveremmo l’enfant prodige del Monaco, il nuovo Henry Kylian Mbappé che, proprio in questa stagione ed in questa edizione della Coppa Campioni, ha fatto vedere a tutti, ad appena 18 anni, il suo inestimabile valore. Un valore in continua ascesa, in costante evoluzione con 6 gol nella rassegna, 26 totali, e gli occhi dei top club europei incollati addosso: fra la Pulga e CR7, insomma, è nata una stella.