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Toni, una doppietta per ricominciare: “Gol dedicato a Bianca”

L’attaccante del Verona ha schiantato il Milan nell’esordio al Bentegodi.
A cura di Alberto Pucci
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Massimiliano Allegri, nel presentare la sfida contro gli scaligeri, è stato chiaro: "Dobbiamo fare attenzione a Luca Toni". Parole profetiche, considerata la doppietta che ha mandato a carte e quarantotto l'avvio di campionato del Milan. Sulla strada rossonera, quella della "fatal" Verona, l'ostacolo principale è stata la figura ingombrante dell'ex giocatore della Fiorentina: uno che, in carriera, non ha mai abbassato lo sguardo davanti al Diavolo. Luca Toni è ripartito da Verona con grande entusiasmo e con grande voglia di fare. Con Totò Di Natale e Francesco Totti, rimane uno degli ultimi immortali del gol "made in Italy": quel giocatore da "usato sicuro" che in ogni situazione è capace di garantire gol in quantità industriale. Basta scendere in campo. Dalle serie inferiori (in prima linea con la Lodigiani) fino al Mondiale vinto in Germania nel 2006. Lui, che una volta volato all'Al Nasr sembrava avviato sul viale del tramonto. Oggi è ancora qui con un obiettivo incredibile: arrivare a 300 reti in A.

Sono contento –  ha ammesso il bomber tra il primo e il secondo tempo -, la dedica è per Bianca (sua figlia, ndr) che mi guarda da casa. L'importante era fare una bella partenza, ma non ci esaltiamo. Poco alla volta dobbiamo arrivare a quota 40 punti per la salvezza. Da martedì cominceremo a pensare alla gara di Roma.

Sfida vinta. Come farà oggi quando l'azzurro campione del mondo, ha sfidato il "bambino" che sogna di diventare campione del mondo. Toni versus Balotelli è stato lo spettacolo, nello spettacolo. Un duello che è una garanzia: di gol e di grandi giocate. In attesa di seguire le orme del suo vecchio compagno di nazionale "Ringhio" Gattuso, l'attaccante modenese ha ritrovato, quindi, quel Diavolo già castigato in altre situazioni. Lo ritrova dopo la beffa dell'ultima giornata quando vestiva ancora la maglia della Fiorentina: una ferita ancora aperta (chiedere a Della Valle per credere). Colori, quelli rossoneri, che Toni ha "rischiato" di indossare nel 2007, come ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Fui ad un passo dal trasferirmi al Milan. Era già tutto fatto, poi Rummenigge fu più veloce di Berlusconi ed accettai la proposta del Bayern Monaco. L'ok del presidente rossonero arrivò troppo tardi".

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