Tonali e il sogno azzurro: “Ricordo Verratti, mi ispiro a Pirlo ma mi rivedo in Gattuso”
Sandro Tonali è decisamente il nuovo che avanza, del calcio italiano ma anche del calcio del futuro, sul quale hanno messo gli occhi non solo club italiani ma anche stranieri, come il Chelsea di Maurizio Sarri. Fatto sta che il classe 2000 oggi veste anche l'azzurro Italia oltre alla maglia del Brescia, club con cui milita in Serie B. E rappresenta sicuramente la novità più interessante di questa prima fase della gestione Mancini.
Tonali gioca nel cuore del centrocampo e fa scorrere bel gioco nelle vene del Brescia dove si è ritagliato un ruolo fisso. A soli 18 anni – senza aver mai giocato una partita in Serie A – per Tonali adesso è arrivata la convocazione nella Nazionale maggiore. Un passaggio obbligato visto che durante l’estate 2018 ha fatto parte da protagonista della spedizione dell’Italia Under 19 all’Europeo in Finlandia. In quella competizione gli azzurrini si sono piazzati al secondo posto dopo la sconfitta per 4-3 in finale con il Portogallo.
Doppia chance tra Portogallo e USA. Per Sandro Tonali (il primo 2000 a essere stato convocato) ci sarà l’occasione di fare esperienza nel gruppo azzurro, chiamato al doppio impegno di Nations League contro il Portogallo (gara fondamentale per la classifica finale del Girone) e in amichevole contro gli Stati Uniti.
Il sogno diventato realtà. Il giocatore della Nazionale Italiana Sandro Tonali ha parlato da Coverciano, raccontando la sua strepitosa avventura azzurra, inaspettata e vissuta quasi come un sogno: "I primi giorni sono stati molto positivi, mi hanno tutti messo a mio agio: è il classico sogno per i ragazzi. Fino a ieri guardavo la Nazionale in televisione, qui posso solamente trarre esempio. Investitura di Verratti? Siamo un po' simili per l'inizio della carriera, speriamo anche nel futuro"
Da Pirlo a Gattuso passando per il Milan. A proposito di paragoni importanti, oltre all'attuale centrocampista ex Pescara al Psg c'è anche quello che forse pesa di più, con Andrea Pirlo: "Mi ispiravo a lui, ma non mi ci sono mai rivisto. Magari per i capelli siamo simili. Il mio modello è Gattuso per cattiveria perché posso giocare play davanti alla difesa, ma sono cresciuto da interno. Chi tifavo da bambino? Il Milan".