Tomas Skuhravy, il gigante del Genoa di Bagnoli
Non è durato molto ad altissimi livelli Tomas Skhuravy, ma le sue gesta resteranno per sempre nella memoria dei tifosi del Genoa e degli sportivi cechi che lo ricordano per gol pesanti e capriole spettacolari. Un leone in campo Skuhravy, che con i ‘Grifoni’ realizzò 58 gol in 173 partite. Realizzò gol pesanti e indimenticabili, come quelli della Uefa 1992, quelli nei derby e quelli con la Juve (una delle sue vittime predefinite). Con la Cecoslovacchia fu grandissimo protagonista a Italia ’90, dove fu vice capocannoniere. Lasciato il calcio, Tomas non ha lasciato l’Italia. L’ex calciatore ha aperto un ristorante e si è messo a fare il talent scout.
Italia ’90 – Esordisce a diciassette anni nel campionato ceco con lo Sparta Praga, con cui vincerà otto trofei, l’ultimo nel 1990, l’anno che gli cambia la vita. Skuhravy con la Cecoslavacchia prende parte ai Mondiali italiani. La sua nazionale è inserita nel Gruppo A con l’Italia, gli Stati Uniti e l’Austria. Contro gli americani Skhuravy realizza una doppietta. I cechi giocano un buon calcio e si qualificano per gli ottavi di finale. A Torino, Skhuravy si scatena, mette a segno una tripletta e stende il Costarica. La Cecoslovacchia dopo quasi trent’anni è tra le prime otto al mondo. L’avventura finisce ai quarti, contro la Germania poi campione. Il possente attaccante chiude Italia ’90 con 5 gol, meglio di lui solo Totò Schillaci.
Genoa – Aldo Spinelli, profondo conoscitore di calcio, lo porta al Genoa che con Bagnoli in panchina disputa due annate indimenticabili. I ‘Grifoni’ con Skhuravy e Aguilera in avanti e Branco in difesa chiudono il campionato 90/91 al quarto posto, l’attaccante cecoslovacco segna gol pesanti e forma un tandem perfetto con Aguilera. I due faranno ‘danni’ anche nella Coppa Uefa 91/92. Skhuravy è decisivo nella prima fase. I gol all’Oviedo e alla Steaua Bucarest valgono due passaggi del turno. Poi Tomas, l’uomo che esultava facendo la capriola, diventa al cento percento uomo squadra e regala assist a ‘Pato’ Aguilera, l’uomo che mise al tappeto il Liverpool ad Anfield. Con il Genoa gioca fino al 1996, gli ultimi mesi li disputa in Serie B, categoria in cui i ‘Grifoni’ finiscono dopo la sconfitta in un doloroso spareggio, perso ai rigori, con il Padova. Pochi mesi allo Sporting Lisbona, poi un brevissimo ritorno in patria, prima di chiudere la carriera a trentadue anni.
Oggi – Tomas Skuhravy appese le scarpette al chiedo ha deciso di rimanere in Italia. Il fisico non è più quello di una volta, qualche chilo in più c’è. I capelli sono sempre molto lunghi e chi va a cenare nel suo ristorante a Varazze, sulla riviera ligure, non fa fatica a riconoscerlo. Dell’amato Genoa parla da tifoso appassionato su un’emittente privata locale ligure. Per un anno ha allenato i giovanissimi dell’Ischia, dopo aver lasciato l’isola campana e si è messo a girare l’Europa alla ricerca di nuovi talenti da proporre a procuratori e società. Chissà, magari un giorno proprio al Genoa proporrà il nuovo Skuhravy.