Tirata d’orecchie a Paquetà dopo un post su Instagram contro Giampaolo
La settimana che porta il Milan al derby non è iniziata nel migliore dei modi. Un po' c'è amarezza per la partita di Verona che, ha sì portato in dote una vittoria, ma non ha dissolto tutti i dubbi legati alla condizione della squadra. "Speravamo di essere un po' più avanti nel gioco", le parole di Boban tracciano il quadro della situazione e lo completano quando, parlando dei nuovi acquisti e della possibilità di vederli in campo con maggiore continuità, ha lasciato filtrare un diplomatico "chiedete pure all'allenatore, è lui che decide". Non una tirata d'orecchie al tecnico ma un'alzata di sopracciglio che esprime perplessità. La sfida di sabato sera contro l'Inter può mutare gli umori oppure renderli peggiori.
La tirata d'orecchie a Paquetà per il post su Instagram
La tirata d'orecchie vera e propria l'avuta Paquetà e gliel'ha fatta Giampaolo in persona in occasione della ripresa degli allenamenti. Il calciatore ha svolto la sessione di lavoro e lasciato il centro sportivo visibilmente contrariato: il dialogo con il tecnico non è servito a fargli passare il magone per una battuta che ha reputato infelice. Quale? "Lo voglio vedere meno brasiliano e più ordinato tatticamente", ecco cosa ha dato fastidio al giocatore: le considerazioni dell'allenatore sulla prestazione e sul suo modo di stare in campo da trequartista [in modo particolare con il Verona], la panchina contro il Brescia e più ancora il cambio nell'intervallo al Bentegodi. Non un buon bigliettino da visita per convincere Giampaolo a dargli maggiore fiducia in vista della gara con i rossoneri.
Il chiarimento faccia a faccia con Giampaolo
Stizzito, Paquetà aveva risposto a distanza pubblicando nelle story di Instagram una foto e una frase tutt'altro che sibilline… "orgoglioso di essere brasiliano", è stata questa la replica che non è piaciuta alla società [ma al momento non si hanno notizie di multe] e nemmeno a Giampaolo. Il tecnico ha voluto spegnere sul nascere ogni equivoco parlando viso a viso con il calciatore e spiegandogli che non c'è alcun pregiudizio nei suoi confronti.
