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Timothy Weah, il figlio di George che ha doti da predestinato

Il classe 2000 figlio dell’ex Pallone d’Oro del Milan sta bruciando le tappe con la maglia del Psg.
A cura di Marco Beltrami
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Buon sangue non mente. Timothy Weah non ha solo il cognome a spingere gli addetti ai lavori a considerarlo come un predestinato. Il figlio della grande gloria George, ex attaccante del Milan ed ex Pallone d’Oro a soli 15 anni ha già iniziato a stupire tutti e continua a seguire il suo sogno, quello di emulare le gesta del papà. Classe 2000 e con un fisico imponente, Timothy gioca già con gli Under 17 del Paris Saint Germain, visto che con gli Under 15 avrebbe vita troppo facile. Gli osservatori parigini sono stati attenti nell’individuare subito le potenzialità di Weah junior che ha passaporto statunitense ed è cresciuto nelle Giovanili dei New York Red Bull. All’esordio con la formazione under dei transalpini ha messo a segno una tripletta confermando le doti da predestinato.

Il Psg gongola per aver messo le mani su un calciatore che circa un anno e mezzo fa era stato l’oggetto dei desideri anche del Chelsea. Timothy Weah però dopo aver superato i provini con il club londinese ha deciso di scegliere il Psg, ovvero la società in cui papà George giocò dal 1991 al 1995, prima di esplodere nel Milan. Secondo quanto riportato da Le Parisien i responsabili del centro di formazione che lo tengo sotto stretta osservazione durante gli allenamenti, non hanno dubbi: Timothy Weah è un potenziale crack del calcio internazionale. Un parere condiviso anche da George che ha provato ad essere più obiettivo che mai: “Non lo dico perché è mio figlio, ma Timothy ha grandi qualità: è veloce, ha il fiuto del gol, del gioco e rispetta le indicazioni dell’allenatore. Non credo gli pesi il cognome che porta, conosce la mia carriera. E poi gli dico sempre che il talento non basta. Per sfondare bisogna lavorare duro”.

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