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Tim Cup 2014/2015, Mihajlovic squalificato per 2 giornate

Il tecnico della Sampdoria fermato per 2 turni per “atteggiamento intimidatorio” avuto nei confronti dell’arbitro mentre si allontanava dal campo. “Mai offeso nessuno”, si difende Mihajlovic che si auto-multa perché la società devolva il ricavato in beneficenza.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Giudice Sportivo non ha è stato indulgente nei confronti di Sinisa Mihajlovic. Il Giudice Sportivo, Gianpaolo Tosel, ha punito l'allenatore della Sampdoria con due giornate di squalifica per l'espulsione rimediata a margine della sfida di Coppa Italia tra blucerchiati e Brescia. Liguri avanti in Tim Cup, agli ottavi di finale incontreranno l'Inter di Mancini ma dovranno fare a meno del loro allenatore. Le ragioni della decisione? Si leggono nella nota della Federazione: "Al 38esimo del secondo tempo, contestava l'operato arbitrale rivolgendo un'espressione irriguardosa al quarto ufficiale e per avere, all'invito di moderare i toni, indirizzato verso la sua persona il contenuto di una bottiglia d'acqua, assumendo quindi, all'atto dell'allontanamento, un atteggiamento intimidatorio".

Il tecnico di difende. "Non ho offeso né insultato il quarto uomo – ha ammesso al sito ufficiale della Samp -. Ho chiesto spiegazioni, magari sbagliando nei toni, per più di una valutazione di gioco e queste spiegazioni non mi sono state date. È questo che non va bene se siamo tutti insieme, lì sul campo, a collaborare. Inoltre, come è risaputo, al termine delle partite, non commento mai le decisioni arbitrali o le moviole televisive. Nel male come nel bene".

Auto-tassazione per benficenza. "Sinisa Mihajlovic ha chiesto al presidente Massimo Ferrero di potersi autotassare per l’espulsione di ieri sera – si legge nella nota diffusa dal club -: la società deciderà la cifra che sarà decurtata dallo stipendio e devoluta, a nome dell’allenatore, a favore dell’Istituto ‘Giannina Gaslini' per il progetto finalizzato all’acquisto del ventilatore TwinStream, progetto che U.C. Sampdoria sta portando avanti anche con l’auto dei tifosi, attraverso l’acquisto dei biglietti per assistere alle partite casalinghe. Inoltre, stamane, Mihajlovic ha parlato alla squadra: ha chiesto scusa e si è autotassato anche con il gruppo, invitandoli tutti a cena. ‘Saranno loro a dirmi quando e dove, io pagherò perché questo è il nostro modo di affrontare le situazioni. Quello che chiedo a loro lo chiedo, prima di tutto, a me stesso, quindi è giusto così".

Indagine sulle intemperanze degli ultrà bresciani. La sfida di Marassi ha avuto, però, una coda d'indagine anche per le intemperanze compiute dai sostenitori bresciani: il Giudice Sportivo ha incaricato la Procura federale di individuare il settore dello stadio bresciano dove abitualmente si colloca il gruppo di sostenitori del Brescia che, in occasione dell'espulsione del tecnico della Sampdoria in quei momenti avrebbero rivolto "cori insultanti disciplinarmente rilevanti".

Sono sette i giocatori squalificati, tutti per una giornata. Tra i provvedimenti adottati dopo le partite del quarto turno eliminatorio di Coppa Italia vanno registrati anche quelli che hanno colpito: Giacomazzi del Perugia e Volta del Cesena, entrambi espulsi; i non espulsi Benalouane (Atalanta), Bubnjic (Udinese), Mchedlidze (Empoli), Olivera da Rosa (Brescia) e Regini (Sampdoria). A verbale anche una multa di diecimila euro inflitta alla Lazio per "un coro insultante per motivi di origine territoriale intonato da una parte dei suoi tifosi".

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