Thomas Muller l’uomo in più della Germania di Loew

Joachim Loew in questi anni ha creato e plasmato una Germania bellissima e fortissima, che però a differenza delle tanti grandi squadra tedesche del passato non ha, o meglio non aveva un vero simbolo. Perché nessuno fino a Brasile 2014 sovrastava i compagni di squadra. Poi le cose sono cambiate. Il portiere Neuer, oggi il miglior al mondo, Bastian Schweinsteiger, un gladiatore in finale, e Thomas Muller con il passare dei giorni e delle partite sono diventati i simboli di questa Germania sempre più bella e sempre più vincente.

Thomas Muller ai Mondiali è un altro giocatore. In Nazionale ha realizzato 22 gol in 55 partite, ma ai Mondiali ne ha segnati 10 in 12. Numeri da record. Il tedesco quattro anni fa a vent’anni divenne il Capocannoniere del Mondiale sudafricano. Il giocatore del Bayern iniziò segnando all’Australia e nel mezzo realizzò due reti proprio all’Argentina nei quarti di finale. Al termine di quel match Muller si sedette accanto a Maradona in conferenza stampa, ma il ‘Pibe’ non lo riconobbe: “Non mi siedo accanto ad un raccattapalle.”.

In questo Mondiale Muller ha esordito alla grande segnando tre gol al Portogallo, poi il numero 13 della Germania (numero non casuale perché sulla maglia ce l’aveva anche il grande Gerd Muller) ha segnato ancora contro gli Stati Uniti e il Brasile. E così è diventato il  tredicesimo calciatore in doppia cifra ai Mondiali, Klose, che da poco è diventato il miglior bomber di sempre dei Mondiali (salito a 16 gol), è avvertito. Un giorno Muller potrà togliergli questo prestigioso record.

Le splendide prestazione offerte hanno portato Thomas Muller tra i dieci candidati alla vittoria del Pallone d’Oro del Mondiale, se la giocherà con Messi, Robben, James Rodriguez e il compagno Kroos. Il tedesco, che in tutto il Mondiale ha corso quasi ottanta chilometri, se continuerà a giocare così potrà provare a vincere pure il Pallone d’Oro che si assegna a fine anno.