Tevez: “Darò tutto per la Juve e poi andrò via”
Guerriero in campo, schietto e sincero dietro le telecamere. Anche per questo Carlos Tevez in poco tempo ha conquistato i tifosi della Juventus, alleggerendo il peso di quella maglia numero 10 ereditata da una bandiera come Alessandro Del Piero. Dopo l’exploit della scorsa stagione, l’Apache anche in questa annata ha preso per mano la Juventus confermandosi il top player dell’attacco bianconero. Un giocatore fondamentale per Conte prima e per Allegri poi che però a fine contratto nel 2016 a meno di colpi di scena seguirà il cuore e tornerà in patria al Boca Juniors. In una lunga intervista concessa a Tuttosport, Tevez ha ancora una volta fatto chiarezza sul suo futuro: “Quando ho firmato ho promesso alla società che avrei dato tutto per questa maglia perché sarebbe stato l'ultimo contratto prima di tornare a casa. La 10 della Juve sarà sempre di Del Piero, io penso allo stemma, mi piace indossarlo e difenderlo, è la responsabilità più grande. La Juve vuole vincere tutto, vogliamo divertire i tifosi e andare più lontano possibile in Champions. Vincerla è difficile non impossibile. La squadra e i tifosi sanno che questo è il mio ultimo contratto europeo, poi torno al Boca,ma prima vinco tutto con questa maglia. L'ho ripetuto dall'inizio solo che quando non c'è la notizia, si cerca di tirarla fuori".
Futuro al Boca per Tevez
L’obiettivo dunque è vincere tutto con la maglia della Juve. Una Juve che è cambiata molto con l’avvento in panchina di Massimiliano Allegri. Ecco come l’Apache evidenzia le differenze tra il mister toscano e il suo predecessore Conte: “Quest'estate quando Conte ha lasciato squadra, società e tifosi così all'improvviso sono rimasto sorpreso, ma ho continuato ad allenarmi con la stessa intensità di sempre. Eravamo preoccupati all'inizio ma poi con Allegri abbiamo capito che sarebbe cambiato il modo di giocare, non il feeling tra noi. Sono tecnici diversi, Conte lavora sulla psicologia, Allegri allena le motivazioni. Io personalmente gioco molto diversamente dall'anno scorso, ho più libertà, gioco più alla sudamericana. La squadra ora ha più libertà d'azione, mentre con Conte eravamo più precisi, voleva noi punte sempre vicine e non gli piaceva che arretrassi troppo. Con Allegri sono più libero".
Tevez sul ritorno di Osvaldo alla Juventus
Tevez negli ultimi giorni è finito sulle prime pagine dei giornali per il suo ruolo nella trattativa che potrebbe riportare il suo amico Osvaldo in bianconero: “Osvaldo è un amico, ha il sangue caldo come me, se la Juve lo riprende sarò felice. Deve solo imparare a controllarsi un po'. Da noi non si può scherzare, alla Juve è la squadra che comanda tutto, non Conte o un altro. Ecco perché qua Osvaldo non potrebbe combinare nulla. Io credo molto in me stesso, ho sempre dato il massimo e mi aspettavo che lavorando così sarei diventato subito un simbolo per i tifosi. La nostra forza è voler dimostrare sul campo di essere migliori degli altri, sudando e lottando. Sappiamo che possiamo fidarci l'un l'altro e siamo molto uniti. L'Italia ti fa crescere come professionista, il calcio conta tantissimo, se perdi una partita sembra chissà cosa sia successo. Bisogna essere tranquilli e godersi il calcio per il divertimento che dà".
Il fenomeno Pogba
Una battuta anche sui suoi compagni di squadra e in particolare su Pogba, un vero e proprio fenomeno: “Morata è un talento, giocando più gare guadagnerà ancora più fiducia e miglioreremo l'intesa. Coman ha le caratteristiche per diventare un grande, tecnica e rapidità, crescerà molto. Sono ragazzi, ma chi impressiona è Pogba, tutti dicono che vale 100 mln, lui non cambia mai, si allena come sempre, ha la testa giusta e diventerà un campione, di questo ne siamo tutti sicuri”.