Tevez, che punizione: Pirlo maestro, idolo Platini. “Ma sono incazzato per il pari”
Magistrale. Straordinaria. Da applausi. La punizione calciata da Tevez toglie polvere, ragnatele dal palo alla destra di De Sanctis e scova tra le curve della memoria l'altrettanto splendida punizione calciata da Platini contro i giallorossi. Michel le roi e Carlitos l'apache, entrambi autori di una prodezza balistica che ha gelato l'Olimpico. E se per il francese i calci piazzati da spedire a rete erano un marchio di fabbrica, per l'argentino è stato come raccogliere il testimone della tradizione juventina dalle mani di Pirlo. Assente il ‘professore' per infortunio, dopo aver svolto allenamento mirato – come rivelato da Allegri – è toccato all'ex Boca ricordare al pubblico quanto possa essere bella e dannata la ‘maledetta' calata come una sentenza. Peccato non sia bastata
Maestro Pirlo. "Sono molto incazzato per il pareggio – ammette Tevez -. Gli ultimi venti minuti abbiamo sbagliato atteggiamento, mentre fino ad allora avevamo giocato molto bene. Non possiamo perdere occasioni del genere". Non c'era Andrea, regista bianconero e della Nazionale specialista sulle punizioni, ma l'ex ManCity ha saputo interpretarne il ruolo alla grande… "Si cerca sempre di imitare i campioni (sorride, ndr) però quando tornerà disponibile batterà lui i calci di punizione. In allenamento cerco di imparare molto da Andrea".
Tevez alla Platini. "Ho calciato la punizione come Platini? Grazie, so chi è... Ma anche Roman Riquelme e Diego Maradona sono stati miei modelli". Poi torna sulla gara e il grande rammarico d'aver lasciato punti preziosi per strada così da chiudere il campionato. "Prima abbiamo fatto una bella partita, con carattere, e questo mi è piaciuto. Dopo il gol e con la Roma in dieci abbiamo regalato ma non va bene. Siamo forti e non ci sono piaciuti gli ultimi minuti".