Test del Dna per scoprire potenziali campioni. Gli scienziati: “Sono inutili”

Prevedere se un bambino diventerà o meno un campione sportivo? Secondo una serie di test genetici, facilmente acquistabili, è possibile. Ci sono ben 39 società che vendono in tutto il pianeta test del Dna legati allo sport, per un dato tra l’altro ampiamente in crescita. Una serie di prodotti che però devono fare i conti con il parere assolutamente sfavorevole di un gruppo di esperti di genomica, ovvero la scienza che si occupa dello studio del genoma degli organismi viventi che sul British Journal of Sport Medicine ha stroncato in maniera decisa l’operato di queste aziende. “I test genetici – scrivono gli scienziati – che predicono se un ragazzo sarà bravo in qualche sport non servono virtualmente a niente e dovrebbero essere evitati”.

I risultati ottenuti dalla genomica negli ultimi anni, non vanno di pari passo con la capacità di interpretazione dei risultati offerti dei test. E’ questa la principale accusa degli scienziati nei confronti degli esami che predicono le possibilità sportive future di eventuali giovani atleti. Gli esperti però devono prendere atto di una grande diffusione di questi test genetici, che attraverso un semplice campione di saliva, sarebbero capaci di evidenziare il tipo di talento sportivo dei bambini, con tanto di allenamento su misura. Le pubblicità di questi prodotti sono molto accattivanti, promettendo grandi risultati per un aspetto che, a detta degli scienziati, non può che far pensare ad una volontà di mischiare la genetica alla voglia di lucrare.

La metà delle aziende non ha fornito informazioni sulle sequenze di geni e varianti utilizzate. Quello che manca però secondo l’articolo è la concretezza che ci sia un legame diretto e solito tra le varianti e l’attitudine di un bambino a praticare un determinato sport con successo. Parole inequivocabili quelle degli studiosi: “Sicuramente nel futuro emergeranno ulteriori dati sulla genetica delle performance sportive, ma al momento quelli che abbiamo sono molto limitati. Di conseguenza nessun bambino o ragazzo dovrebbe essere esposto a questi test tesi a selezionare atleti particolarmente dotati”.