Tessera del tifoso: cos’è
Le dimensioni, sono quelle di una normalissima carta di credito, munita di micro-chip e foto del possessore, eppure così piccola, la Tessera del tifoso ha avuto il potere di trasformare in un vespaio il mondo calcistico italiano, sopratutto il popolo dei tifosi.
Facciamo un po' di chiarezza e spieghiamo più precisamente cosa rappresenta, questa tessera che sarà introdotta per la prima volta nel prossimo campionato di calcio italiano. Secondo una direttiva del Ministero degli Interni, datata 14 Agosto 2009, la suddetta tessera del tifoso, è praticamente uno strumento di fidelizzazione, che sarà adottato nel nostro Paese dalle società di calcio, al fine di identificare i propri tifosi, con l'intenzione di voler creare una sorta di "tifoseria ufficiale". La tessera verrà rilasciata da ciascuna società sportiva, con la durata di 5 anni, solamente previa “nulla osta” della Questura competente che comunicherà l’eventuale presenza di motivi ostativi per il richiedente (come i cosiddetti condannati per reati da stadio ,anche con sentenza non definitiva, entro i 5 anni successivi alla condanna e di coloro sono sottoposti a Daspo, ovvero al Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) . Il possesso della tessera, nei piani del Ministro Maroni, dovrebbe garantire una serie di vantaggi per il tifoso: l'accesso allo stadio anche nei casi di partite soggette a restrizione; procedure veloci per l'ingresso allo stadio, attraverso la creazione di una sorta di corsia preferenziale; procedure di acquisto dei biglietti più agevoli. Inoltre sempre secondo i piani della direttiva ministeriale, chi sarà possessore della carta usufruirà delle eventuali ulteriori promozioni e opportunità offerte dalle società calcistiche in esclusiva (diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, accumulo di punti, convenzioni e sconti con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill e altri partner e sponsor).
Le posizioni intorno alla tessera sono molto discordanti, anche se il popolo degli Ultras della maggior parte delle squadre italiane appare assolutamente contrario al provvedimento. Tante le iniziative, dalle proteste ai cortei, agli scioperi, ai mancati abbonamenti (clamoroso il calo rispetto alla scorsa stagione), con la sensazione che la nuova Serie A si svolgerà in un ambiente davvero infuocato. Quello che più viene criticato dal popolo calcistico è la volonta di schedare il tifoso, e di disgregare i corpi sociali e spontanei del tifo.
Marco Beltrami