Terry accusato di razzismo finisce al centro di un’inchiesta federale in Inghilterra
Sembra che faccia parte del destino di John Terry, il finire periodicamente sulle prime pagine dei tabloid inglesi e non solo per situazioni non del tutto legate al campo di calcio. Dopo la famosa relazione con la compagna del collega Bridge, il centrale del Chelsea è finito nuovamente nell’occhio del ciclone.
Questa volta l’oggetto della discordia sarebbe rappresentato dalle presunte frasi razziste che Terry avrebbe pronunciato all’avversario Anton Ferdinand (fratello del più famoso Rio del Manchester United) durante la partita QPR-Chelsea 1-0; un derby conclusosi con la clamorosa sconfitta per 1 a 0 dei giocatori di Villas Boas. Su richiesta della squadra di casa la Football Association, ovvero la Federazione calcistica inglese ha aperto un’inchiesta sul Capitano dei Blues e baluardo dell’Inghilterra di Capello. Quest’ultimo nel frattempo si è difeso dalle pesanti accuse di razzismo dichiarando: "Farò tutto il necessario per cancellare ogni macchia dal mio nome, non ho niente da nascondere. Anton ed io abbiamo parlato per 10 minuti negli spogliatoi al termine della partita e non c'era alcun problema".
Nel frattempo anche il tecnico del Chelsea Villas Boas all’indomani della sconfitta incassata in Premier League ha voluto difendere il proprio uomo-simbolo: "Siamo con lui, è un giocatore che rappresenta questo Paese ai più alti livelli internazionali, è un giocatore di grande responsabilità. Mi ha detto che c'è stato un enorme malinteso e trovo strano che la gente non creda alle parole di chi rappresenta il loro Paese".