Terremoto, Keisuke Honda dona 20mila euro alla Croce Rossa
E’ stato lo stesso centrocampista giapponese del Milan ad annunciarlo con un post sul suo profilo Instagram, in cui esprime la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dice agli italiani: “Imparate dal Giappone”
Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto spazzate via dalla violenza del terremoto e con esse sogni e speranze della popolazione. Le immagini di devastazione e morte che hanno squassato il Centro Italia sono una ferita al cuore per tutti. Il centrocampista giapponese Keisuke Honda, in forza al Milan, ha deciso di donare ventimila euro alla Croce Rossa Italiana per aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal devastante terremoto.
La notizia è stata data dal giocatore stesso con una foto delle macerie sulla quale campeggia la scritta "Pray for Italy" (preghiamo per l'Italia, ndr) e un post scritto da lui sul suo profilo Instagram.
Come mostrato nella foto, a causa del terremoto di magnitudo 6,2 che ha colpito il centro Italia vi sono almeno 247 morti e centinaia di feriti. Una situazione veramente tragica. So che non servirà a nulla ma sono molto addolorato e faccio il tifo per tutte le persone che stanno lavorando nei soccorsi. Nella speranza che il mio pensiero possa raggiungerli, vorrei donare 20.000€ alla Croce Rossa Italiana. Alle persone scomparse e alle loro famiglie vanno tutte le mie più sentite condoglianze.
Il post del centrocampista giapponese si conclude poi con due pensieri, un consiglio all'Italia, che dovrebbe imparare dal Giappone, colpito frequentemente da terremoti devastanti e un consiglio per il futuro, nel quale si dovrebbero inventare macchinari in grado di prevedere gli eventi sismici, magari partecipando attivamente al progetto.
La prima cosa è che anche il nostro Paese, il Giappone, è frequentemente colpito da terremoti. Per questo motivo gli edifici sono antisismici e molto resistenti. Perché non introdurre questa tecnologia giapponese? La seconda è la necessità di inventare macchine che possano prevedere i terremoti. Per questo motivo vorrei mettere insieme un team con i migliori ingegneri del mondo. Chiedo agli ingegneri e collaboratori di tutto il mondo, che studiano l'argomento da anni, di contattarmi. Mi piacerebbe sostenervi il più possibile.