Ternana-Catania, Leto perde la testa: espulso dopo un fallo fischiato a suo favore

Spesso e volentieri abbiamo assistito ad espulsioni di calciatori per proteste, dopo una decisione dell'arbitro a loro sfavore. Raramente invece si era visto su un campo di calcio, un giocatore espulso dopo che l'arbitro aveva fischiato un fallo a suo favore. E quello che è accaduto nel pomeriggio della 16a giornata di Serie B nella sfida tra Ternana e Catania, con protagonista in negativo Sebastian Leto. L'argentino al 55′ è finito giù dopo un nettissimo fallo di un avversario, puntualmente sanzionato dal direttore di gara Candussio. Dopo essersi rialzato, l'argentino ha pesantemente apostrofato l'arbitro che prima lo ha ammonito, e poi di fronte alle veementi proteste del giocatore è stato costretto a sventolare il secondo giallo. La furia di Leto è scaturita da quanto accaduto poco prima, con l'arbitro che ha lasciato proseguire il gioco dopo un rude, ma regolare, intervento di Fazio proprio sull'attaccante del Catania rimasto alcuni minuti a terra.
L'ingenuità di Leto costa caro al Catania
Un episodio che Leto si è legato al dito e ha prontamente fatto notare a Candussio, in maniera però troppo decisa finendo anzitempo negli spogliatoi. Un'ingenuità costata carissima alla formazione di Sannino che dopo soli 5′ ha incassato il gol vittoria, firmato da Avenatti, pagando così l'inferiorità numerica. Ora bisognerà capire come reagirà la società, che potrebbe multare l'attaccante che nelle ultime ore era finito al centro di nuovi rumours di mercato. Il Catania infatti sembrava intenzionato a blindare il giocatore nel prossimo mercato invernale alla luce delle sue doti tecniche che potrebbero fare molto comodo in un campionato come la Serie B. In virtù di quanto accaduto in Ternana-Catania, però le cose potrebbero cambiare con il futuro di Leto che potrebbe non essere più certo.
Mano pesante del giudice sportivo
E il giudice sportivo ha usato la mano pesante nei confronti di Leto. L'argentino dovrà fare i conti con 3 giornate di squalifica. Questo il comunicato ufficiale: "Per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Terza sanzione); per avere, al 10° del secondo tempo, all'atto dell'ammonizione, rivolto all'Arbitro un'espressione ingiuriosa assumendo un atteggiamento intimidatorio che reiterava all'atto dell'espulsione".