Talismano Boateng: poker di vittorie in 4 campionati differenti, sognando il Triplete
Tre presenze, 213 minuti di gioco. E un altro scudetto vinto. E' lo score attuale di Kevin-Prince Boateng, che a gennaio è stato prelevato dal Sassuolo da parte del Barcellona che lo ha vestito diazulbrana. Per non farlo giocare. Perché da quando è in Spagna il centrocampista non ha praticamente mai messo piede in campo, non contribuendo alla conquista della Liga da parte del club catalano. Eppure, se si guarda il palmarès e la carriera del giocatore si scopre come Boateng sia una sorta di ‘amuleto': ovunque vada a giocare porta a casa un titolo.
L'eroe dei quattro campionati
La Liga è il quarto alloro che Boateng conquista in quattro campionati differenti. Ha conquistato il titolo in Italia, con il Milan, poi ha vinto in Germania, in Inghilterra e adesso in Spagna. Dove potrebbe vincere, quasi da spettatore, un incredibile Triplete. Il Barcellona, infatti, dopo la Liga conquistata, può imporsi anche in Champions League dove è in semifinale con il Liverpool e in Coppa di Spagna dove se la gioca contro il Valencia.
La chiamata del Barcellona
Solo tre mesi fa Boateng giocava nel Sassuolo, senza alcuna velleità di conquiste particolari, chiamato a gestire il centrocampo neroverde e far crescere i compagni dando loro esperienza e mentalità. Poi, la improvvisa chiamata alla quale non puoi non rispondere: il Barcellona contatta patron Squinzi, il club catalano ha pensato al giocatore per infoltire la rosa azulgrana. Una trattativa durata poche ore, con un ‘sì' immediato e una nuova, inaspettata avventura. Che si rivela un mezzo flop, giocando poco, integrandosi ancor meno, ma comunque facendo parte di una squadra che potrebbe vincere tutto.
Tottenham e Milan
Una sorta di amuleto,da tenersi con sè, come ai tempi inglesi quando Boateng viene ingaggiato dal Tottenham e nel 2008, al suo primo anno in Inghilterra vince il primo trofeo: si aggiudica la Coppa di Lega inglese contro il Chelsea. Da lì, l'avventura italiana con il Milan. E' il 2010 e nella squadra di Allegri il ‘Boa' diventa decisivo ritagliandosi un ruolo da trequartista: scudetto e Supercoppa italiana contro l'Inter con tanto di gol decisivo.
Eintracht e Barça
Poi, il ritorno in Germania, allo Schalke dove stenta a rientrare nei suoi parametri di qualità. Rientra al Milan, deludendo, poi va in Liga al Las Palmas. Rinasce e si ritaglia un altro traguardo: rientrando in Bundesliga all'Eintracht, conquista la Coppa di Germania contro il Bayern di Monaco. Per poi rientrare in Italia, al Sassuolo, e sbarcare a Barcellona.