Tale padre, tale figlio: anche Mancini junior dice addio a Thohir
Tale padre, tale figlio. Così come Roberto Mancini ha chiuso i rapporti con l'Inter di Thohir (poi passata al gruppo cinese Suning) allo stesso modo suo figlio Andrea ha chiuso l'esperienza con il DC United, la franchigia americana che milita nella Major League Soccer ed è controllata dal magnate indonesiano. Il ragazzo, 24enne, era entrato a far parte della squadra di Washington nello scorso mese di marzo ma la sua avventura non è stata pari al livello di aspettative personali: appena un paio di convocazioni per altrettante gare ufficiali, nessuna possibilità di vedere il campo da titolare.
Contestualmente all'evoluzione negativa dell'esperienza del padre sulla panchina nerazzurra è andata scemando anche la sua permanenza al DC United: ha atteso il suo momento ma quando ha capito che mai sarebbe arrivato e che forse non c'era tanta fiducia da parte dell'ambiente allora ha deciso di cambiare area. Bagagli pronti, la nuova destinazione è la NASL, campionato di livello inferiore rispetto alla MLS ma che gli consente di restare ancora negli Stati Uniti: indosserà la maglia dei New York Cosmos, squadra che è attualmente in testa al campionato.
Carriera da ‘commesso calciatore'
Trequartista, 24 anni, Andrea Mancini ha tentato la fortuna in Italia ma la sua carriera lo ha portato lontano dal Belpaese ben presto. Ha iniziato nelle giovanili dell'Inter poi s'è trasferito nel vivaio del Bologna, fino a decidere di varcare la Manica e raggiungere l'Inghilterra proprio come aveva fatto suo padre. Giocò nella squadra riserve del Manchester City, anche lì non durò molto la sua permanenza tant'è che venne spedito in Spagna al Valladolid B. Nemmeno il tempo di prendere confidenza con il nuovo ambiente che Mancini junior è poi sbarcato in Ungheria, giocando prima tra le fila della Honved e poi dello Szombathely. Ultime esperienza in Europa prima di fare i bagagli per tentare l'esperienza negli Stati Uniti.
