Takefusa Kubo: il Messi di Giappone è sbarcato a Barcellona (VIDEO)
Si chiama Takefusa Kubo ed è un bambino di quasi 11 anni originario della città di Kawasaki in Giappone. Lo scorsa estate il Barcellona lo ha fatto trasferire da una delle isole nipponiche alla penisola iberica.
Il nuovo Messi, o la "Pulce" del Giappone
Il piccolo "Take" è già una piccola star nel suo paese e, pur essendo molto giovane, ha già stabilito alcuni record importanti. In primis è il primo giocatore giapponese a vestire la maglia del Barcellona (per il momento solo quella delle giovanili), ma la cosa straordinaria sta nel fatto che, secondo un regolamente interno del Barcellona, nessun bambino non spagnolo e inferiore ai 13 anni poteva entrare alla "Masia". Per Kubo invece è stata fatta una deroga a questa norma e, dopo aver strabiliato alcuni osservatori spagnoli andati a Fukuoka per vederlo all'opera nella Scuola Calcio nipponica affiliata con i blaugrana, è stato invitato prima a disputare un torneo estivo con i pari età del Barcellona in Belgio e poi i dirigenti catalani si sono convinti che non potevano farsi sfuggire un talento così cristallino. Ovviamente, essendo un minore, con lui si è trasferita tutta la famiglia (proprio in merito a questo bisognerebbe capire i dettagli visto che il regolamento vieta espressamente che il viaggio avvenga solo per motivi espressamente calcistici, anzi la famiglia dovrebbe spostarsi a Barcellona a prescindere da questo).
Barcellona anticipa altri grandi club
La fretta del Barcellona di chiudere l'affare e portarsi il piccolo Takefusa derivava dal fatto che sul piccolo talento giapponese ci fossero altri grandi club europei. Così i dirigenti del settore giovanile, in primis l'ex calciatore blaugrana (ma anche della Fiorentina) Guillermo Amor, hanno fatto di tutto per accelerare le pratiche e assicurarsi il giovane talento nipponico che, oltre alle attese su di lui, sta facendo seguire i fatti. Con la maglia blaugrana Kubo sta strabiliando tutti, giocando con naturalezza e dimostrando tutte le sue doti. Curioso notare poi che il piede con cui calcia naturalmente è il sinistro, cosa che lo avvicina ancora di più a Leo Messi. Ora paragonarlo ad un campione come il numero 10 del Barcellona può essere una forzatura e c'è qualcuno che crede che questa sia solo una trovata pubblicitaria per avvicinare il mercato giapponese ai colori blaugrana, ma guardando le immagini non si può non ammettere che il talento è innato in questo bambino che viene dal paese di Holly Hutton e che come il protagonista del cartone animato vuole strabiliare il mondo a suon di gol.
