Tagliavento: “Il gol di Muntari in Milan-Juve l’errore più grave della mia carriera”
Gli arbitri non possono rilasciare interviste. Giusta o sbagliata, la regola è questa. Paolo Tagliavento ha chiuso da qualche tempo la sua lunga carriera. Il fischietto umbro ha rilasciato un’intervista al quotidiano romano ‘Il Messaggero’ in cui ha fatto un bilancio del suo percorso arbitrale. L’ex fischietto umbro è stato protagonista suo malgrado spesso di partite con episodi polemici e molto controversi.
Tagliavento fu l’arbitro di un tesissimo Milan-Juventus del 2011-2012, una partita che in palio aveva una fetta di scudetto e che si chiuse sull’1-1. Ma su quel match pesò e non poco il ‘gol-non gol’ di Muntari. All’epoca la ‘Goal Line Technology’ non esisteva e per l’arbitro di Terni il pallone calciato dal ghanese non aveva oltrepassato la linea. Oggi l’ex arbitro si rammarica dicendo che non aver convalidato quel gol è stato l’errore più grave della sua carriera: “Senz’altro è stato l’errore mio più evidente, oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo”.
Si assolve invece l’ex arbitro per un altro episodio controverso, quello relativo alle ‘famose’ manette di Mourinho: “Mi diedero molto fastidio, ma solo per un attimo. Tutti i commenti mediatici e quelli del mio organo tecnico conclusero che avevo diretto bene”.
L’arbitro umbro ricorda anche le polemiche per il saluto al tecnico della Juve Allegri dopo il match con l’Inter dell'aprile 2018 (“Non vale la pena commentare”) e soprattutto il periodo di Calciopoli: “Fu tremenda, giorni terribili che per fortuna sono durati poco. Io ero estraneo, com’è stato appurato dalla giustizia”. Ma la carriera di Tagliavento è stata anche contrassegnata da un eccellente rapporto con tanti calciatori, come ha testimoniato il saluto di De Rossi nell'ultima partita diretta in Serie A:
L’abbraccio di De Rossi non è stato il solo che ho ricevuto. Dopo 15 anni e 221 gare dirette con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di stima reciproca. Le emozione vere, però, me le hanno date gli amici e la mia famiglia nella festa di qualche giorno fa a Spoleto.