Szczęsny a muso duro: “In campo da ragazzini non da uomini”

Il giorno dopo fa anche più male. La sconfitta di Torino sbatte la Roma al gelo del -7 in classifica, la relega al ruolo di illustre comprimaria, ne ridimensiona le ambizioni di primato, la costringe a guardarsi le spalle dalle concorrenti per la zona Champions. Dieci minuti per vacillare e finire al tappeto, altri ottanta scanditi più dall'orgoglio che dalla reale capacità di mettere alle corde i bianconeri. Allegri sorride ma non lesina critiche alla squadra per il modo in cui ha gestito alcuni momenti chiave della gara. Szczęsny fa il muso duro e censura l'atteggiamento del gruppo nella fase iniziale del match, fino alla rete dirompente di Higuain.

Tra noi e la Juventus non c’è differenza di qualità – ha ammesso il numero uno polacco -, ma di mentalità. In campo dobbiamo comportarci più da uomini e meno da ragazzi.

Lettura della gara che non fa una grinza: "Abbiamo giocato bene solo dopo aver subito il gol. E adesso che il distacco si allarga diventa difficile rimontare quando hai davanti una grande squadra".

Personalità e fisicità. La Roma non ha avuto né l'una né l'altra soprattutto nella prima parte della sfida. Ha incassato le sberle (il Pipita era già andato vicino al vantaggio) senza riuscire a tenere botta alla pressione della Juventus. "Sono stati piu forti di noi, hanno dimostrato più forza nei duelli individuali". Le parole di Spalletti non danno adito a interpretazioni differenti, il tecnico della Roma conferma tutte le pecche della propria squadra ricacciata all'indietro nella sera nefasta dello Stadium: "Abbiamo sbagliato il primo quarto d'ora – ha ammesso a Sky Sport -, poi abbiamo fatto la partita, li abbiamo pressati giocando alti ma non siamo riusciti a far gol sfruttando un paio di episodi a noi favorevoli. E quando la Juve, forte fisicamente si è chiusa, non siamo più riusciti a fare altro".