Svezia, serial killer confessa: “Volevo uccidere Ibrahimovic”
Un serial killer svedere confessa che avrebbe voluto uccidere Zlatan Ibrahimovic. Una storia incredibile che ha avuto vasta eco sui giornali scandinavi, laddove il calciatore del Paris Saint-Germain è considerato una sorta di dio del pallone. La rivelazione shock arriva dallo stesso Peter Mangs, questo il nome dell'uomo, già condannato nel 2012 all'ergastolo per l'omicidio di 3 persone a sfondo razziale (ma è sospettato per altre 8 morti definite "sospette" e di cui ancora non è stata ricostruita la dinamica, né si è risaliti al colpevole), che ha raccontato nella propria autobiografia quel piano mai riuscito. L'uomo si era ritrovato a poca distanza dal campione svedese, poi i suoi propositi criminali sono sfumati per un semplice caso, perché la sorte è stata amica all'ex attaccante di Inter, Milan e Barcellona. "Non avevo un'arma con me in quel momento", ha scritto Mangs, "ma avevo bene in mente il potenziale di quella scena". Una casualità che ha salvato la vita del campione svedese.
"Mi sono quindi precipitato a casa per cercare una pistola e sono tornato sul luogo, ma la Ferrari di Ibrahimovic non c'era più", ha spiegato ancora Mangs, "ma se lo avessi ucciso, mi immagino il rumore che avrei scatenato sui media". Insomma, una vera e propria tragedia quella sfiorata da Zlatan Ibrahimovic, che seriamente rischiato di essere l'ennesima vittima della follia omicida di Peter Mangs. Adesso il serial killer è in carcere, condannato nel 2012 all'ergastolo e non potrà più nuocergli. Ma inevitabilmente il dibattito sulla notorietà di alcuni personaggi pubblici continua a tenere banco, con relative polemiche sulla loro sicurezza.