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Svaligiata la casa dell’arbitro Rocchi, sottratti beni per 100 mila euro

I malviventi si sono introdotti nella villa di Soffiano, sulle colline di Firenze, e l’hanno svaligiata togliendo dal muro la cassaforte contenente i preziosi.
A cura di Maurizio De Santis
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Una brutta sorpresa e un danno economico ingente. La villa dell'arbitro Gianluchi Rocchi (sezione di Firenze) è stata presa di mira e ripulita dai ladri che hanno sottratto valori per centomila euro. Oggetti che il direttore di gara toscano aveva chiusi in un cassaforte, espediente che non è bastato a fermare i malviventi: agendo indisturbati, hanno avuto il tempo di smurare l'impianto e portare via il bottino. Il fatto è successo a Soffiano, sulle colline del capoluogo, e le indagini dei poliziotti sono già scattate.

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La ricostruzione degli inquirenti. In base ai primi rilievi raccolti, gli uomini delle forze dell'ordine hanno ricostruito il modo in cui è stato effettuato il colpo. Un blitz che sembra studiato a tavolino, calcolando tempi e modalità d'azione. I ladri sarebbero passati prima dalla villa confinante del padre dell'arbitro – ma senza trafugare nulla – e, una volta giunti nei pressi dell'abitazione dell'arbitro Rocchi, hanno forzato una porta finestra e si sono introdotti in casa. A quel punto, complice l'assenza dei proprietari, hanno fatto razzia dei gioielli contenuti nella cassaforte e di altri effetti personali.

Gianluca Rocchi, 43 anni, nella storia della sezione Aia (Associazione Italiana Arbitri) di Firenze è il direttore di gara in attività che ha diretto più partite in Serie A, con 198 presenze alla fine del campionato 2015/2016. In occasione della nona giornata di campionato, è stato designato per la partita di Udine tra i friulani e il Pescara.

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