Supercoppa, quote di Juve-Lazio: diretta tv in chiaro e streaming, formazioni
L’attesa per la partitissima Juventus-Lazio valevole per la 30esima edizione della Supercoppa Italiana, oltre che per l’inizio ufficiale della stagione, è ormai terminata. Domani sera alle 20.45 allo stadio Olimpico di Roma, infatti, le due compagini allenate rispettivamente da Allegri e Inzaghi apriranno il sipario su di un’annata che si preannuncia spettacolare ed avvincente fino all’ultima giornata.
Juve-Lazio però, è anche, ormai, fra i tanti temi tecnici e tattici, un “classico” per questa manifestazione con la sfida di domani che sarà la quarta in assoluto nella rassegna (record condiviso col match Inter-Roma) fra questi due club con 2 successi bianconeri (2013 e 2015) ed uno biancoceleste datato 1998. Dalle qualità della Juventus alla straordinaria forza dell’attacco laziale, fino ai reciproci sistemi di gioco, ecco pregi e difetti delle finaliste di domani.
- Qui Juventus, addii pesanti e solite sfide: la “Vecchia Signora”obbligata a vincere
- Qui Lazio: Keita e De Vrij preoccupano i tifosi, mercato appena sufficiente
- Higuain Vs Immobile, il conto è 32 a 26
- Probabili formazioni
- Il Precedente dello scorso maggio, Juve batte Lazio 2-0
- Juventus-Lazio, dove vederla
- Juve-Lazio, le quote: bianconeri favoriti
Qui Juventus, addii pesanti e solite sfide: la “Vecchia Signora”obbligata a vincere
La terza affermazione in Coppa Italia consecutiva (12esimo successo della storia bianconera), il sesto titolo nazionale di fila oltre che la sconfitta dolorosa e cocente nella finale di Champions League contro il Real Madrid a Cardiff impongono alla Juventus una stagione al top, un’annata con tante pressioni ed altrettante attese. Per questo, al netto degli addii, sofferti o meno, di Dani Alves e Bonucci e degli arrivi di Bernardeschi e Douglas Costa, la “Vecchia Signora” deve partire bene per far capire a tutti, nonostante in molti la credano meno pericolosa, di essere ancora, per lignaggio e indole, la squadra da battere.
Sistema di gioco, la bussola tattica è il 4-2-3-1
La rivoluzione copernicana, a metà del guado fra il 3-5-2 di contiana memoria (utilizzato 78 volte in 3 anni dall’ex Milan) e il 4-3-1-2 sempre sognato da Allegri, si chiama 4-2-3-1 ed ha una data, una svolta ben precisa: 15 gennaio 2017. Da quel giorno, ovvero dalla sconfitta subita al Franchi per 2-1, la Juventus di Allegri ha cambiato definitivamente pelle affidandosi ad un più internazionale 4-2-3-1 capace di mettere insieme tutti i “tenori” offensivi bianconeri ed, allo stesso tempo, garantire risultati, coperture difensive e qualità di gioco. Da quel gennaio e con questo modulo (29 gare e solo 2 sconfitte) di gioco sono poi arrivati, con qualche intermezzo di 4-3-3 e di 3-4-2-1 (visto anche nella finale di Cardiff), in 29 sfide totali (Champions League e Coppa Italia comprese), 21 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte. Uno score importante, incoraggiante e che, mercato alla mano, conferma fiducia assoluta verso questa tipologia di gioco che tanto bene ha portato alla Juve ed ai suoi interpreti. E così, nella prima stagionale, Inzaghi dovrà fronteggiare, oltre alle innumerevoli bocche da fuoco, Higuain e Dybala in testa, anche questo scomodo, arcigno e prolifico modo di intendere il calcio basato sul 4-2-3-1.
Amichevoli: bilancio in passivo, solo 1 vittoria per la Juventus
Dopo la rinuncia alla tournée messicana della Supercopa Tecate da parte della Juventus, i bianconeri hanno avuto modo di testare il proprio stato di forma e l’evoluzione della propria squadra solo in 4 gare fra International Champions Cup e amichevole di Wembley col Tottenham. Ebbene, dopo questi appuntamenti, disputatisi in un arco temporale che va dal 22 luglio al 5 agosto fra Stati Uniti e Inghilterra, la Juve esce con diverse incognite ed alcune conferme e, in definitiva, con 1 vittoria (contro il Paris Saint Germain 3-2), 1 pareggio (contro la Roma con vittoria ai calci di rigore) e 2 sconfitte (contro Barcellona e Tottenham). Nel bilancio globale però, anche 7 reti subite, 5 messe a segno e diverse indecisioni in fase difensiva e tante occasioni sprecate lì davanti. Esibizioni dunque non troppo positive ma che comunque lasciano il tempo che trovano e non preoccupano più di tanto con un calcio agostano storicamente mai in grado di suggerire e preconizzare adeguatamente l’andamento finale di qualsiasi squadra di club.
Punti di forza: difesa sotto esame, l’attacco promette bene
La scorsa stagione ha lanciato un segnale chiaro ed incontrovertibile: la Juventus ha un bunker al posto della difesa. E questa, specie in Europa, è una caratteristica di straordinaria importanza per un club voglioso di lavare l’onta di Cardiff. Da qui, e da queste certezze, sembra ripartire Allegri che però, al momento, non ha visto nessun movimento in entrata sul mercato capace di far dimenticare il cocente addio della colonna difensiva Leonardo Bonucci. Per questo, ora, il punto di forza atavico, congeniale alla compagine piemontese sembra vacillare con le 27 reti totali incassate nella scorsa Serie A, così come i 18 clean sheet di Buffon in campionato, gli 0.7 gol subiti e il 7% dei tiri complessivi finiti alle spalle del numero #1 bianconero destinati ad essere un vago ricordo. Così, la Juve punta maggiormente sull’attacco che, con gli arrivi di Bernardeschi e Douglas Costa, le conferme di Dybala e Higuain, sembra in grado di poter trainare e, perché no, sopperire alle possibili mancanze della retroguardia con i 77 gol totali della passata Serie A un obiettivo facilmente superabile.
Qui Lazio: Keita e De Vrij preoccupano i tifosi, mercato appena sufficiente
L’ottima stagione scorsa, la prima dall’inizio dell’anno con mister Inzaghi in panchina, culminata con la finale di Coppa Italia persa proprio contro la Juventus a Roma per 2-0, nel quinto posto in Serie A valevole per la qualificazione diretta in Europa League e nel record di gol segnati ogni epoca (73 contro i 64 della stagione dello scudetto), sono un retaggio, un punto importante da cui ripartire per fondare le future fortune biancocelesti edizione 2017/18. La situazione generale però, soprattutto per beghe interne di mercato, non è delle migliori con De Vrij e Keita non intenzionati a restare nella capitale e Immobile corteggiato da tante big, Milan in primis. In più, con l’addio di Biglia passato ai rossoneri ed i soli arrivi di Marusic, Leiva e Caicedo, l’ambiente non sembra, per usare un eufemismo, al settimo cielo. La forza mentale della squadra, le capacità di gestione dello spogliatoio e la bravura di Inzaghi oltre che un attacco di assoluto valore però, fanno ben sperare con una Lazio che sarà, anche quest’anno, ai vertici della graduatoria della Serie A.
Sistema di gioco: 3-5-2 e 4-3-3 il doppio credo di Inzaghi
Inzaghi lo scorso anno ha deciso di affrontare l’intera stagione con due sistemi di gioco ben definiti: il 4-3-3 ed il 3-5-2. Due modelli tagliati su misura sugli uomini di volta in volta a disposizione e sulle avversarie da affrontare gara dopo gara. E se il primo ha prevalso sul secondo in 25 occasioni su 43 sfide totali, questo non significa che la Lazio sia meno pericolosa col 3-5-2, anzi, con questo modulo i laziali hanno perso solo 5 volte.
Insomma, che domani i capitolini decidano di disporsi col 4-3-3, ipotesi meno probabile per via di un fastidioso problema muscolare per Felipe Anderson freccia offensiva dei biancocelesti, o col più attento, conservativo e, forse, pragmatico 3-5-2 con Parolo, Leiva e Milinkovic-Savic sulla mediana, la Juventus avrà di che soffrire per vincere la sua ottava Supercoppa Italiana.
Amichevoli, Lazio percorso netto: battute anche Malaga e Bayer Leverkusen
Malgrado quanto sopra detto circa le condizioni interne alla squadra o, almeno, ai malumori di alcuni fondamentali interpreti del club biancoceleste, l’estate della Lazio è stata, anche al cospetto di formazioni importanti, piuttosto positiva. E sì perché, fra Auronzo di Cadore, il fresco di Grodig e Kufstein e l’afosa Malaga, contro Auronzo, Top 11 Radio Club 103, Triestina, SPAL, Bayer Leverkusen, Kufstein e Malaga, la formazione di Inzaghi ha raccolto 7 vittorie su 7 con ben 47 gol all’attivo e 3 reti subite. Fermandoci invece ai soli 3 incontri più ostici, il riferimento va a SPAL, Bayer Leverkusen e Malaga, i laziali si sono comportati benissimo non concedendo molto agli avversari e raccogliendo vittorie e consensi importanti. Consensi e vittorie che hanno dato carburante utile alla squadra e convinzione ad un gruppo già maturo e con al suo interno una alchimia che dura ormai da oltre 1 anno.
Punti di forza: la miglior difesa è l’attacco
Al di là di quanto visto nella pre-season che, come sappiamo, conta relativamente, gli unici riferimenti statistici, al netto degli acquisti e delle partenze estive, da prendere in considerazione sono i numeri della passata stagione. Questi riferimenti, infatti, chiariscono l’estrema porosità della spesso disattenta retroguardia laziale con 51 reti al passivo nell’annata 2016/17 ma soprattutto la forza e la portata di un attacco formidabile composto da un tridentazo straordinario con Immobile (23 gol), Felipe Anderson (5) e Keita (16) assoluti protagonisti. Questi interpreti anche con la correità di Djordjevic (1), degli inserimenti senza palla di Milinkovic-Savic (7), Parolo (5) e, in minor misura, dell’apporto di Luis Alberto (1), hanno permesso alla compagine capitolina di siglare, tolta la Coppa Italia, ben 73 gol stagionali. Un bottino eccellente in grado di superare il record ogni epoca delle “Aquile” di 64 reti, messo a referto nell’anno dello scudetto datato 1999/2000. Un risultato storico ma che, in vista dell’annata che va a incominciare, consente di immaginare una Lazio, Keita permettendo, ancora al top in questa specifica fase del gioco.
Higuain Vs Immobile, il conto è 32 a 26
La sfida di domani, oltre a veder fronteggiarsi due squadre importanti con due roster di assoluto valore, sarà anche l’occasione per osservare il duello a distanza, fra Immobile della Lazio e Higuain della Juventus. Due cannonieri di razza, due bomber purissimi in grado di cambiare il match e, soprattutto, di catalizzare tutta la mole di gioco delle rispettive compagini con, a referto, 58 gol complessivi. 32 dell’argentino della Juventus e 26 per l’italiano della Lazio che sono valsi tante vittorie e tanti successi ai rispettivi club con i due interpreti del gol capaci nell’edizione della Serie A 2016/17, di realizzare 17 marcature risolutive (10 a 7) in 74 gare complessive. Due campioni assoluti che, con la più ampia prospettiva della rassegna mondiale russa, apriranno la loro stagione all’Olimpico a colpi di giocate, lampi di classe e, almeno per lo spettacolo, si spera tanti gol: la sfida, l’eterna lotta fra i bomber è appena iniziata.
Probabili formazioni
Per riuscire, lato Juventus a portare a casa l’ottavo trofeo della manifestazione (sarebbe un record), dall’altro, sponda Lazio, per firmare il quarto trionfo della sua storia, Allegri e Inzaghi dovrebbero affidarsi a questi uomini:
Juventus
(4-2-3-1): 1 Buffon, 26 Lichtsteiner, 15 Barzagli, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro, 6 Khedira, 5 Pjanic, 11 Douglas Costa, 10 Dybala, 17 Mandzukic, 9 Higuain. (16 Pinsoglio, 23 Szczesny, 4 Benatia, 24 Rugani, 22 Asamoah, 2 De Sciglio, 8 Marchisio, 27 Sturaro, 30 Bentancur 7 Cuadrado, 33 Bernardeschi, 34 Kean). All.: Allegri.
Lazio
(3-4-2-1): 1 Strakosha, 13 Wallace, 3 De Vrij, 26 Radu, 77 Marusic, 16 Parolo, 6 Lucas Leiva, 19 Lulic, 18 Luis Alberto, 21 Milinkovic-Savic, 17 Immobile. (55 Vargic, 23 Guerrieri, 2 Hoedt, 4 Patric, 8 Basta, 5 Lukaku, 11 Crecco, 96 Murgia, 25 Lombardi, 88 Di Gennaro, 20 Caicedo, 14 Keita). All.: Inzaghi. Arbitro: Massa di Imperia.
Il Precedente dello scorso maggio, Juve batte Lazio 2-0
Appena tre mesi fa la sfida dell’Olimpico fu risolta in poco tempo dalla Juventus che, in appena 12’ di gioco, riuscì, con gol di Dybala e Higuain, ad archiviare subito la pratica Lazio. I biancocelesti, infatti, pur con grande attenzione, intensità e voglia non furono in grado di rientrare in partita con alcune occasioni da rete sprecate ed una resistenza bianconera pressoché insuperabile. Per allargare lo spazio, invece, anche gli ultimi 5 precedenti, fra Serie A e Coppa Italia, non sorridono alla Lazio con altrettanti successi juventini, 9 gol subiti e zero siglati.
Juventus-Lazio, dove vederla
La supersfida di domani fra Juventus e Lazio verrà trasmessa su Raiuno alle ore 20.45 con, peraltro, un ricco postpartita al termine del match. Per chi invece non avrà la possibilità di guardare la gara davanti al televisore, ci sarà l’alternativa dello streaming con la piattaforma RaiPlay, disponibile su pc, smartphone e tablet.
Juve-Lazio, le quote: bianconeri favoriti
Chi vincerà la Supercoppa Italiana secondo i bookmakers? Per tutti, la risposta è facile: Juve favorita sulla Lazio con quote abbastanza basse per il successo bianconero. L’1, infatti, è quotato sull’1.80 con, invece, la vittoria biancoceleste, reputata più che improbabile, fra i 4.50 ed i 4.60 ed il pari entro i 90’ intorno ai 3.55/3.70. Interessante anche l’esito del primo tempo con il pari dato a 2.15 e l’1 (quindi momentaneo vantaggio della Juventus) a 2.40 oltre che la quota gol sull’1.90.
Marcatori, Dybala possibile goleador
Per quanto concerne i marcatori, invece, la situazione è abbastanza chiara con la “Joya” Dybala, peraltro in rete anche due anni fa nella sua prima apparizione ufficiale in maglia Juve proprio nella Supercoppa cinese del 2015 contro la Lazio, visto come più che probabile marcatore. Per lui la quota è di 3.30. Nella partita i bookmakers vedono anche un gol di Bernardeschi a 2.90.
Primo marcatore, Higuain a quota 6
Per i bookie il primo marcatore del match potrebbe essere Higuain, a quota 6. Un gradino più in basso Dybala, a quota 7 e poi, a seguire, Mandzukic 7.50, Immobile a 8, Douglas Costa a 8, Bernardeschi a 10, Cuadrado 10, Felipe Anderson 10, Keita Balde 10, Caicedo 12 e Pjanic 12. Nessun gol si gioca a 9.40 mentre Lulic primo marcatore dell’incontro vale addirittura 20 volte la posta, a quota 35 l’autorete.
Risultato esatto, attenzione al 2-1
Per il risultato esatto della contesa, i bookie vedono l’1-0 come il risultato più probabile a quota 7.90, il 2-0 a 9.24 ed il 2-1 a 9.56. La suggestione del match, invece, potrebbe essere un corposo 4-2 che vale addirittura 56 volte la posta giocata. L’1-0 per la Lazio paga invece 14.3 volte la posta giocata. Fra i pareggi, l’1-1 a 7.80 ed il 3-3 a 64.