Supercoppa italiana, tifosi infuriati per la regia tv. La Rai si scusa… e si vergogna
Un tifone sopra la testa, un campo di patate, migliaia di tifosi cinesi (con gli ultrà italiani a casa) e uno spettacolo indecoroso per chi si è sistemato davanti alla televisione. Questa è stata Juventus-Lazio. La partita che ha aperto ufficialmente la nuova stagione del nostro calcio, avrebbe dovuto avere miglior cornice e miglior organizzazione. Cosa che, purtroppo, non si è riusciti ad avere a causa del "Dio denaro" (giocare da quelle parti rende molto di più, in termini economici) e dell'impresentabile produzione televisiva cinese che ha fornito (purtroppo) a tutto il mondo, le immagini della finale di Supercoppa italiana.
In uno dei paesi più all'avanguardia per tecnologia e "know-how", è invece andato in scena uno spettacolo televisivo degno della peggior emittente locale. Un concentrato di strafalcioni che avrà fatto andare di traverso, a molti appassionati, il pranzo appena consumato. Immagini a campo largo, dove era praticamente impossibile capire chi stava calciando e cosa, replay che entravano e uscivano senza logica, continui "stacchi" sulla camera a bordocampo, cronometro "grafico" che, al duplice fischio dell'arbitro Banti, segnava il minuto 43: insomma una produzione da mal di testa che, purtroppo per noi italiani, ha messo in grave difficoltà "Mamma Rai".
Per fortuna la partita si è chiusa senza supplementari e rigori, perché sarebbe stato davvero uno strazio assistere fino alla fine a tale scempio, con il continuo lamento (giustificato) dei telecronisti Rai. Alberto Rimedio e Paolo Tramezzani (voce e commento tecnico del match) hanno più volte lamentato i difetti della produzione cinese, continuando a scusarsi per gli incredibili errori della regia. A soffrire come un disperato è stato anche il "bordocampista" della Rai, Stefano Mattei, alle prese con una battaglia personale con i microfoni che non funzionavano e con zelanti assistenti tecnici cinesi che, durante la sostituzione, provavano in diretta l'attrezzo entrando in maniera dirompente sulle voci dei due telecronisti. Un pomeriggio tragicomico sul quale la Lega Calcio dovrà ora riflettere, scusandosi con i telespettatori della Rai che, indignati, si sono fatti sentire a gran voce riempiendo con le loro proteste i vari canali social.
La Tv di Stato: "Tornare a registi Rai per evitare figuracce". "Tornare ad avere registi Rai per le partite che mandiamo in onda. E' questa l'unica ricetta possibile per evitare figuracce come quella della Supercoppa Italiana – si legge nella nota del Comitato di Redazione di Raisport -. Non abbiamo responsabilità per l'indegno prodotto trasmesso e comprendiamo le lamentele dei telespettatori. Come da contratto la produzione e la regia dell'evento sono state decise e appaltate dalla Lega di Serie A tramite l'advisor Infront. E' un'anomalia che produce effetti devastanti per la nostra immagine. Non abbiamo colpe in questo caso, anzi i colleghi presenti a Shanghai hanno cercato di raccontare al meglio la sfida tra Juventus e Lazio".
La lettera del cdr tocca ancora un altro aspetto: si chiede alla Rai "di valutare se esistono gli estremi per chiedere i danni alla Lega di Serie A per come ha gestito in maniera approssimativa il primo grande match della stagione. Per il il grande pubblico se c'è il marchio Rai è un prodotto Rai. A noi sta bene, a patto che lo sia per davvero, con maestranze e personale Rai responsabili delle riprese e non della semplice ritrasmissione di un segnale video. Non possiamo più lasciar fare il nostro lavoro agli altri se i risultati sono così scadenti e oltretutto dannosi per il brand Raisport".
La precisazione della Lega Calcio. "In relazione alla qualità delle immagini televisive della Supercoppa TIM 2015, la Lega Serie A precisa che la produzione e la regia televisiva dell'evento, come in tutte le precedenti edizioni in Cina, sono state fornite dalla UVS Co.LTD, società cinese licenziataria dell'organizzazione della competizione, che le ha appaltate all'emittente locale Shanghai TV", è la precisazione della Lega in un comunicato.
La replica di Infront. "Leggo ricostruzioni fantasiose di nostre scuse per la scarsa qualità delle immagini della Supercoppa di ieri: sono informazioni false e diffamanti, visto che Infront non è in alcun modo responsabile della produzione dell'evento". E' il senso di una dichiarazione rilasciata all'Ansa da Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, sulle polemiche scaturite dalle immagini tv della Supercoppa tra Juventus e Lazio.