Supercoppa italiana, che beffa: ancora nessun introito per Juventus e Lazio
L'edizione 2015 della Supercoppa italiana rischia di essere ricordata più per quanto successo fuori che dentro il rettangolo di gioco. Se in campo, infatti, la Juventus è riuscita a vincere per la settima volta il trofeo battendo 2-0 la Lazio, fuori la situazione sembra sempre più incandescente. Non bastassero la pessima regia della gara, che ha fatto infuriare anche la stessa Rai, e le ancorché pessime condizioni del campo di gioco di Shangai, adesso arriva anche la più classica delle beffe: le due squadra non hanno ancora ricevuto gli introiti legati all'evento disputato in terra cinese.
Va detto che la cifra non è tale da mettere in difficoltà i bilanci delle due squadre: l'evento complessivo era stato valutato 3,3 milioni di euro, dei quali 3 da dividersi tra Juventus e Lazio (1,5 milioni a testa) e 300mila euro da versare alla Lega Serie A. Cifra che la società promotrice UVS (United Vansen Sport) avrebbe dovuto versare già durante il soggiorno delle squadre in Cina. E che invece, stando a quanto rivela Tuttosport, non sarebbe ancora stata pagata. Un ulteriore beffa per le due squadre italiane, già penalizzate da campo e regia durante la gara stessa.
Un passo indietro, insomma, rispetto alla finale di Doha dello scorso anno, quando anche sotto il profilo economico le due squadre coinvolte (in quel caso, Juventus e Napoli), si erano aggiudicate quasi 2 milioni a testa dei 3,7 complessivi dell'evento. La United Vansen Sport, che aveva già organizzato le edizioni 2011 e 2012, resta invece al "secondo posto" per quanto riguarda la cifra messa a disposizione per organizzare la Supercoppa italiana. In precedenza, i contratti per disputarla all'estero erano stati da 2,4 milioni di euro (Tripoli 2002 ed East Rutherford 2003) e 2,8 milioni (Pechino 2009). Adesso toccherà invece alla Lega, qualora questi introiti non venissero pagati, muoversi nel modo giusto per garantire almeno un tornaconto economico.