video suggerito
video suggerito

Supercoppa a Gedda, Donadoni: “Anche mia moglie doveva mettersi il velo”

L’ex tecnico del Bologna ha vissuto per sei mesi in Arabia Saudita, ai tempi della sua ultima esperienza da calciatore: “Se non ci vai, non puoi renderti conto. E non bastano certo tre o quattro giorni per cambiare le cose. Ho vissuto sei mesi a Gedda e mia moglie doveva vestirsi con l’abaya e mettere sempre il velo. La polizia vigilava col frustino per chi sgarrava”.
A cura di Alberto Pucci
55 CONDIVISIONI
Immagine

La finale di Supercoppa italiana, in programma a Gedda il prossimo 16 gennaio, ha fatto parlare e discutere molto. In attesa di tornare su una panchina, anche Roberto Donadoni ha voluto commentare la tanto criticata scelta di giocare a Gedda prendendo spunto da quella che è stata la sua ultima esperienza da calciatore prima del ritiro: "Posso dire con cognizione di causa che si tratta di luoghi dei quali, se non ci vai, non puoi renderti conto. E non bastano certo tre o quattro giorni per cambiare le cose".

Dal novembre 1999 all'aprile successivo, Donadoni giocò infatti con la maglia dell'Al Ittihad di Gedda vincendo un campionato e la Coppa del Re: "Io ci ho vissuto per sei mesi – ha spiegato il mister bergamasco, in un'intervista concessa a "La Repubblica" – La ritengo un'esperienza importante della mia vita, non solo per la carriera. Mia moglie andava e veniva dall'Italia. Quand'era a Gedda, doveva vestirsi con l'abaya e mettere il velo, sempre. La polizia morale, i mutawa, vigilava col frustino per chi sgarrava".

Immagine

Il parere di Donadoni sulla partita

Accostato negli ultimi mesi proprio al Milan, quando l'esonero di Rino Gattuso sembrava imminente, e ancora sotto contratto fino a giugno 2019 con il Bologna (che potrebbe anche richiamarlo al posto di Pippo Inzaghi), Roberto Donadoni è ora uno spettatore interessato della finale tra i campioni d'Italia e quella che è stata la squadra più importante della sua luminosa carriera da calciatore.

"Non ho dubbi che entrambe vogliano vincere e aggiungere un trofeo alle loro bacheche – ha aggiunto il tecnico ex Bologna, di fronte ai microfoni de "La Stampa" – I bianconeri per consolidare il loro dominio e i rossoneri per risalire la china. Nel caso del Milan, un'eventuale vittoria sulla Juventus regalerebbe grande slancio per il prosieguo della stagione".

55 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views