Suarez stratosferico: stende il Guangzhou e porta il Barça in finale

Dopo la faticosa vittoria del River Plate contro il Sanfrecce, anche il Barcellona ha fatto il suo dovere centrando la finale del Mondiale per Club. A Yokohama, proprio dove Felipe Scolari conquistò la Coppa del Mondo con il Brasile nel 2002, Luis Enrique ha fatto valere il notevole "gap" tecnico tra le due squadre vincendo 3-0 grazie alla tripletta di Luis Suarez. Il Guangzhou Evergrande, che aveva eliminato il Club America ed era reduce da cinque scudetti consecutivi, non è dunque riuscito a passare l'esame Barcellona. Troppa la differenza tra i campioni d'Europa e l'ex squadra di Marcello Lippi e Fabio Cannavaro. Per gli spagnoli, che attendono di ricevere buone notizie dall'infermeria in merito alle condizioni di Leo Messi e Neymar, c'è ora la grande finale di domenica con il River Plate.

Lampo Suarez – Senza i due componenti fondamentali del "Tridentazo", il Barcellona ha prima studiato l'avversario e poi preso possesso della metà campo cinese. Complice il basso baricentro della squadra di Scolari, tutta rintanata nella propria trequarti, i blaugrana hanno sfiorato il gol in un paio di occasioni con Munir El Haddadi (servito alla perfezione da Iniesta), prima di passare in vantaggio al 39esimo con Luis Suarez: lesto a ribattere in rete una goffa deviazione del portiere Li Shuai su tiro di Rakitic. Una rete che ha svegliato la timida squadra cinese, brava a reagire un minuto dopo lo svantaggio con un colpo di testa di Elkeson respinto da Bravo.

Accademia blaugrana – Nel secondo tempo, per la squadra di Scolari, non c'è stato neanche il tempo di organizzarsi. Dopo cinque minuti Luis Suarez ha infatti siglato il suo secondo gol, grazie ad una conclusione da centro area che è terminata sotto la traversa dell'incolpevole Li Shuai. Un'azione che, al di là del solito "killer instinct" dell'uruguaiano, ha mandato in mondovisione la tecnica sopraffina dell'illusionista più famoso del mondo del calcio: Andres Iniesta, autore dell'assist al bacio per il "Pistolero". Poco dopo l'ora di gioco, i blaugrana hanno trovato anche il terzo gol su rigore: calciato con precisione da Suarez, per la sua tripletta personale. Il resto della ripresa è stata pura accademia per i campioni d'Europa, che hanno rallentato i ritmi (risparmiando energie, in vista della finale contro il River Plate) ed evitato di infierire contro un avversario già negli spogliatoi.