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Suarez pistolero, fa secco l’Atletico Madrid

Al “Camp Nou” partita dalle mille emozioni. Torres prima segna e poi si fa buttare fuori. Nella ripresa assedio blaugrana e, dopo la traversa di Neymar, è una doppietta dell’uruguaiano a ribaltare il risultato. Per il passaggio del turno, tutto si deciderà al “Vicente Calderon”.
A cura di Alberto Pucci
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Il gol di Cristiano Ronaldo nella supersfida di pochi giorni fa, aveva aperto una crepa nelle certezze del Barcellona. Questa primo quarto di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid, ha confermato che i campioni d'Europa stanno vivendo un momento "particolare". Per ben 45 minuti, infatti, Diego Simeone e i suoi ragazzi hanno messo in seria difficoltà i campioni d'Europa, prima di soffrire maledettamente nella ripresa a causa della stanchezza: arrivata in seguito ad un primo tempo dispendioso e all'inferiorità numerica. L'espulsione di Torres, infatti, ha pian piano cambiato l'inerzia della gara che si è incendiata nella ripresa con il risveglio del "pistolero" Suarez. La settima vittoria consecutiva dei blaugrana contro l'Atletico, non può però scrivere la parola fine sul doppio confronto che regalerà la semifinale continentale. A Madrid ci sarà da giocare un'altra battaglia e, c'è da scommetterci, Diego Simeone farà di tutto per eliminare i campioni d'Europa.

Torres, gol ed espulsione

Ancora scioccato dal "Clasico" perso in casa a pochi minuti dalla fine, il Barcellona ha cercato subito di scacciare la paura prendendo possesso della metà campo dell'Atletico Madrid. Davanti ad un avversario molto aggressivo, specialmente sulla mediana, la squadra di Luis Enrique ha prodotto due buone occasioni nel primo quarto d'ora entrambe sprecate da Leo Messi. Dopo le due conclusioni della "Pulce", è entrato nel tabellino anche Neymar che al 19esimo ha colpito di testa da buona posizione e mandato alto di poco il pallone. La squadra di Simeone ha avuto il coraggio e la forza di affrontare a testa alta i blaugrana. Una strategia che ha portato Griezman a sfiorare il palo alla sinistra di ter Stegen, al minuto 23, con un mancino insidioso. Un campanello d'allarme per Luis Enrique, che l'asturiano ha colto in leggero ritardo: giusto il tempo di vedere il proprio portiere trafitto dal gol di Fernando Torres.

La rete ha permesso ai "Colchoneros" di giocare con ancor più fiducia e di sfiorare, clamorosamente, il raddoppio con Griezman: sul quale è stato bravo ter Stegen a deviare in angolo. Nel momento migliore dei "rojoblancos", però, è arrivata la mazzata dell'espulsione di Torres che, già ammonito, ha travolto ingenuamente Busquets rimediando il secondo cartellino e il conseguente rosso. Nei dieci minuti restanti della prima frazione, nonostante la superiorità numerica, il Barça ha comunque fatto molta fatica a scavalcare il muro difensivo avversario. Un primo tempo perfetto, quello della formazione di Simeone, che nel finale ha concesso soltanto due innocue conclusioni da fuori area di Mascherano e Neymar.

 

Assedio blaugrana

Il secondo tempo si è aperto con due azioni pericolose dell'Atletico Madrid: prima un colpo di testa di Filipe Luis contenuto da un difensore, poi un cross insidioso di Carrasco che ha tagliato tutta l'area blaugrana. Dopo una splendida rovesciata di Messi finita sul fondo, al sesto minuto Neymar ha colto una clamorosa traversa con un splendido tiro a giro. Il legno colpito dal brasiliano ha dato il via ufficiale all'assedio dei campioni d'Europa e alla sofferenza dell'Atletico. Oblak ha messo in mostra nervi saldi al 56esimo, neutralizzando la conclusione velenosa dal limite di Messi. Cinque minuti dopo è stato invece ancora Neymar a sfiorare il pareggio. L'inferiorità numerica, la stanchezza e il continuo giro palla dei blaugrana, ha finito per stordire l'Atletico Madrid e per generare il gol del pareggio: arrivato al 63esimo grazie il tap-in da zero metri di Suarez.

Il sesto gol in Champions League dell'attaccante di Luis Enrique è stato il biglietto da visita di un finale di partita entusiasmante, con i padroni di casa "assatanati" alla ricerca della rete del sorpasso. Desiderio che si è realizzato al 74esimo, quando il numero nove del Barcellona ha fatto ancora esplodere il "Camp Nou" con una capocciata vincente dopo un cross teso di Dani Alves. Impalpabile nel primo tempo, Suarez è così diventato l'emblema del riscatto catalano nei minuti finali della contesa. Una sfida intensa, agonisticamente cattiva (molti gli ammoniti) e giocata a livelli e ritmi intensi. Uno spettacolo che verrà replicato tra qualche giorno quando il passaggio del turno si giocherà al "Vicente Calderon": stadio che, in Europa, ha sempre portato bene all'Atletico Madrid…specialmente nei derby con altre spagnole.

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