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Studiosi americani sostengono che colpire il pallone di testa fa male ai calciatori

Secondo i ricercatori dell’Università del Texas colpire il pallone di testa provoca l’equivalente di un leggero trauma cranico.
A cura di Alessio Morra
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i ricercatori del texas hanno stabilito che colpire il pallone con la testa equivale a un leggero trauma cranico.

Secondo i ricercatori dell’Università del Texas colpire il pallone di testa provoca l’equivalente di un leggero trauma cranico. I giovani che praticano il calcio regolarmente risultano meno capaci di svolgere dei compiti che richiedono semplici capacità cognitive rispetto ai loro coetanei, che non svolgono questa attività sportiva. In una serie di prove simulate al computer i ricercatori texani hanno messo a confronto le reazioni di un gruppo di studentesse liceali che gioca a calcio e un gruppo di studentesse che invece non gioca. I risultati, pubblicati sulla rivista ‘Plos One’, hanno dimostrato che le calciatrici erano ‘molto più lente’ nel seguire un oggetto che si allontanava su uno schermo rispetto alle non – calciatrici. La dottoressa Anne Serrano, che ha guidato il gruppo di ricercatori, ha rilasciato delle dichiarazioni a ‘Plos One’.

Pensiamo che i colpi subiti alla testa possano causare il cambiamento di alcune capacità cognitive. Seguire un oggetto che si allontana richiede specifiche risposte volontarie, mentre spostarsi verso un oggetto comporta una risposta più riflessiva. Questa può  essere una soluzione efficace per monitorare eventuali modifiche cognitive negli atleti, e potrebbe avere applicazioni anche in altri campi.

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