Striscione omofobo in curva, il Borussia Dortmund vieta lo stadio ai tifosi
Punizione esemplare da parte del Borussia Dortmund verso alcuni tifosi che, lo scorso 17 marzo in occasione della sfida di campionato contro il Werder Brema, avevano esposto in curva uno striscione con un messaggio omofobo. Il club teutonico ha deciso infatti di prendere duri provvedimenti verso questa piccola frangia del proprio tifo, rintracciando gli autori del brutto messaggio esposto al Westfalenstadion, punendoli con il divieto di accesso al proprio impianto sportivo per i prossimi tre anni. Non sono valse dunque a nulla le scuse dei tifosi beccati dal Borussia Dortmund, che ha quindi utilizzato uno strumento che in Italia viene definito Daspo (acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive). Hans-Joachim Watzke, direttore generale del sodalizio con sede nella regione della Ruhr ha spiegato i motivi della decisione di punire i sostenitori con l’impossibilità di assistere alle gare dal vivo: “Negli incontri con i supporter abbiamo sempre sottolineato che il club promuove valori di tolleranza, apertura e rispetto".
Comunicato ufficiale del Borussia – Dopo le spiegazioni del dg, il club campione di Germania ha affidato al proprio sito internet il comunicato ufficiale in merito a questo spiacevole episodio:
Dopo aver parlato con il gruppo ultrà autore dello striscione offensivo e omofobo esposto nella tribuna sud del Signal Iduna Park (nome ufficiale del Westfalenstadion, ndr) durante la partita contro il Werder Brema, il Borussia Dortmund ha vietato ai responsabili l'ingresso allo stadio per la durata di tre anni, il massimo consentito.