video suggerito
video suggerito

Stramaccioni all’Inter: le parole di un allenatore spensierato (VIDEO)

Tutte le tappe, scandite dalle dichiarazioni del tecnico, della sua avventura nerazzurra. Iniziata il 17 ottobre 2012 e conclusasi oggi, 24 maggio 2013. Data che sancisce ufficialmente l’inizio dell’era Mazzarri.
A cura di Alessio Pediglieri
8 CONDIVISIONI
la felicità del tecnico nerazzurro a fine gara

Andrea Stramaccioni ha ricevuto la comunicazione che tutti oramai stavano attendendo da tempo: quella del suo esonero. E' arrivata quest'oggi verso le 14.30 in diretta tv. Sì, perchè ancor prima che l'Inter comunicasse ai media in modo ufficiale la conclusione del rapporto di lavoro tra la società e il tecnico romano, sono state tv, siti web e giornali a dare in anteprima la notizia. Detto, questo, da oggi appare solamente un dettaglio il comunicato che arriverà dall'Inter, si può parlare già di una nuova era – anche se Moratti si rifiutò di parlare in questi termini non più tardi di qualche giorno fa: l'era di Walter Mazzarri.

Dagli scoop alla conferma: esonero – Così dopo poco più di una stagione, Andrea Stramaccioni è stato accompagnato alla porta. Con piccoli record, positivi e negativi, tante contraddizioni e la classica sensazione che lascia perplessi se non sulla bontà della decisione di cambiare guida tecnica, sulle modalità in cui è maturata. Da tempo, ancor prima della sfida contro l'Udinese che aveva concluso la maledetta stagione nerazzurra, si parlava di un avvicendamento sulla panchina dell'Inter con un nome certo: Walter Mazzarri. Tanto che un'emittente romana ne aveva sciorinato in esclusiva cifre e durata del contratto dell'ex tecnico del Napoli che (anch'egli) non aveva ancora comunicato il proprio addio alla società di De Laurentiis. E c'è chi giura che i primissimi contatti con il tecnico livornese fossero stati imbastiti già a gennaio durante la campagna acquisti di riparazione. Fosse davvero una notizia con fondamento, lascerebbe ancor più nubi sulla gestione delle comunicazioni in casa nerazzurra. Ma restiamo ai fatti: Stramaccioni non è più il tecnico dell'Inter, gli è stato comunicato da un dirigente (probabilmente Marco Branca), per telefono, mentre si trova con la febbre a casa propria tanto da aver saltato gli ultimi allenamenti. Così si conclude la sua avventura iniziata il 26 marzo 2012 subentrando in corsa a Claudio Ranieri.

L'inizio dell'aventura – Subito le prime indiscrezioni: 17 ottobre 2012. A ‘Tuttosport' Stramaccioni racconta i retroscena della sua promozione in prima squadra: "Nelle ultime partite della NextGen il presidente mi si è messo dietro alla panchina. Il mio secondo mi ha detto è dietro la panchina, non la vuole vedere la partita, ma sentire quello che dici tu". E ancora: "quella mattina mi disse: guarda che se il presidente fa questa cazzata, mi raccomando digli di no. Lui, che mi vuole bene, pensava che in quello spogliatoio non avrei retto una settimana, che mi avrebbero… ammazzato". E il ‘ragazzino' resiste, invece. Tanto che all'inizio l'Inter è una squadra da record che non pareggia mai, o perce (pochissimo) o vince (tanto, anche in trasferta). Chiude la stagione in crescendo e inizia quella nuova con vittorie e convinzione tanto che fino a novembre (sfida maledetta contro la Juve) vince a Torino battendo l'invicibile squadra di Conte allo JStadium. L'inizio della fine. Ma non per Stramaccioni che sembra rimanere saldo al timone malgrado gli eventi avversi che porteranno l'Inter a disputare la peggior stagione dei suoi ultimi 60 anni. Colpa degli infortuni, della sfortuna, degli eventi ma anche colpe proprie. Lui non si è mai tirato indietro: il 26 gennaio 2012 aveva già le idee chiare, Stramaccioni. Davanti ai primi prodromi delle difficoltà che da lì a poco si sarebbero evidenziate puntava l'asticella alla qualificazione Champions League, secondo o terzo posto, nessun sogno di scudetto, nessuna illusione per i tifosi e ambiente.

Video thumbnail

Le certezze – Il 9 febbraio continua l'outing del tecnico, ancora non messo in discussione (almeno formalmente e sempre che le indiscrezioni dei primi contatti con Mazzarri a gennaio non verranno un giorno confermati). Lui è sicuro, l'Inter che ha in mano è di prima qualità:

Video thumbnail

Concetti ribaditi il 9 marzo dove in conferenza mister Sttramaccioni rilancia la sfida a Lazio, Napoli e Milan per un posto in europa

Video thumbnail

Intanto le sconfitte continuano ad arrivare, gli infortuni non cessano e la situazione si fa più calda. Moratti conferma la propria stima al tecnico che dal canto suo fa spallucce alle voci che vorrebbero anche un ritorno clamoroso di Mourinho. Ecco la sua verità, il 30 marzo 2013:

Video thumbnail

La caduta libera – Inizia aprile, mese difficile per l'Inter e che si dimostrerà determinante. Fuori dall'Europa League, si perderà anche la semifinale di Coppa Italia contro la Roma, ultima spiaggia delle speranze di successo. Ma anche in questo caso, la barca di Stramaccioni sembra sempre salda. Eccolo, il 16 aprile 2013 alla vigilia della sfida (che poi perderà) ai giallorossi

Video thumbnail

E nella stessa conferenza stampa lo stesso Stramaccioni racconta un aneddoto interessante a risposta di chi gli chiede con insistenza quale sia il suo futuro all'Inter.

Video thumbnail

Nel mezzo, il 20 aprile, un'altra dichiarazione forte che scuote l'orgoglio nerazzurro e fa arrabbiare il mondo esterno all'Inter: "Finchè eravamo con tutti gli uomini a disposizione avevamo fatto meglio anche della Juventus, vincendo tutte le sfide dirette con le grandi".
Anche se in caduta libera, nessun segnale del disamore di Moratti verso il tecnico da lui stesso scelto. Che il 27 aprile cambia leggermente tono alle proprie dichiarazioni. Dalla sicurezza ostentata fino a quel momento subentrano parole più caute, non come alibi delle costanti sconfitte ma quasi a tutela del proprio operato, alla ricerca di una conferma ufficiale.

Video thumbnail

La fine – E siamo a maggio con l'Inter fuori da tutte le competizioni, senza obiettivi, fuori dall'Europa e a pezzi sia fisicamente che mentalmente. Da Moratti si insiste a predicare calma e ostentare sicurezza nel procedere con Stramaccioni. Il presidente è categorico: C'è altro da cambiare, il tecnico non ha colpe, in una stagione sfortunata non è possibile giudicarlo. Ma qualcosa, a posteriori sembra incominciare a incrinarsi. E arrivano i confronti tra allenatore e presidente. Il 12 maggio 2013 in conferenza, Stramaccioni spiega il faccia a faccia con Moratti: costruttivo, positivo, di progetto.

Video thumbnail

Un progetto che c'è e che deve continuare con il tecnico che è pronto a farsi da parte solamente in caso Moratti lo richiedesse ma che è sereno per il nuovo anno per il quale si è già iniziato insieme a costruire il futuro nerazzurro. Eccolo l'ultimo STramaccioni convinto del proprio ruolo.

Video thumbnail

Infine gli ultimi concitati giorni e le ultime dichiarazioni quasi oracolo di ciò che si avvererà da lì a qualche ora: "Io esonerato? Chiedetelo al Presidente. Se così fosse sari il primo caso di un tecnico allontanato a quattro giorni dalla sua riconferma".

Detto, fatto.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views