Strage di Hillsborough: scagionati i tifosi, la polizia insabbiò la verità

The real truth. Così titolano oggi i giornali d'oltremanica, e non solo. Finalmente la pagina più triste del calcio inglese scopre la sua meritata verità: a distanza di 23 anni, sono emersi i reali colpevoli della strage di Hillsborough. Le 96 persone che persero la vita allo stadio di Sheffield, in occasione della semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, non sono morte a causa della violenza e dell'ubriachezza degli Hooligans ma per colpa dell'incapacità della polizia di gestire la folla. Quello che realmente accadde quel funesto 15 aprile del 1989 è stato insabbiato per anni, ma ora l'inchiesta giuridica, partita tre anni fa e condotta dal vescovo di Liverpool James Jones, ha portato alla luce tutta la sequenza di false informazioni fornite dalla polizia del South Yorkshire per "coprire le proprie responsabilità" manipolando la realtà dei fatti al fine di incolpare gli stessi tifosi. "Chiedo scusa da parte del governo e da parte dell'intera nazione- ha dichiarato il primo ministro David Cameron davanti al Parlamento- sono profondamente dispiaciuto che questa doppia ingiustizia sia stata avallata così a lungo". Cameron ha chiesto pubblicamente scusa alle famiglie delle vittime ed ora i familiari dei 96 tifosi dei Reds che persero la vita ad Hillsborough chiedono giustizia. Il Primo Ministro ha, però, specificato loro che spetterà al procuratore generale decidere se riaprire ufficialmente l'indagine o no. Dagli incartamenti emerge che "almeno 41 persone potevano essere salvate". La stampa inglese è indignata, la Gran Bretagna è sconvolta.
Cosa accadde all'Hillsborough Stadium il 15 aprile del 1989 – Una giornata all'insegna dello sport e della sana rivalità si trasforma in una tragedia. Sul campo neutro dello stadio di Sheffield si affrontano Liverpool e Nottingham Forest, in occasione della semifinale di FA Cup. I tifosi dei Reds prendono d'assalto Hillsborough, in migliaia giungono per sostenere i ragazzi di Kenny Dalglish e con molta difficoltà si fanno strada all'interno dello stadio. A loro è destinata la Leppings Lane, un settore di 14.600 posti. La folla è tanta, la partita sta per cominciare ma molti tifosi sono ancora all'esterno dell'impianto. La polizia decide, quindi, di aprire il "Gate C", un ulteriore ingresso per consentire alla gente di entrare. Una scelta che si rivelerà fatale: il "Gate C" conduce ad un tunnel che sbocca solo nella zona centrale della curva, un'area con capienza limitata. Comincia la ressa: le persone all'esterno si riversano nel tunnel spingendo per entrare, ma dentro la curva è già strapiena. I tifosi che si trovavano già all'interno cominciano ad essere schiacciati verso le recinzioni che separano dal campo (dei cancelli particolarmente resistenti, realizzati secondo le norme imposte dopo la tragedia di Heysel proprio per resistere ad eventuali cariche). Sia la gente nel tunnel che in curva è praticamente in trappola. Gli agenti della South Yorkshire Police non si rendono conto della gravità della situazione e la peggiorano ulteriormente: credendo che i fans stessero scavalcando per invadere il campo cominciano a caricare la folla respingendola entro i cancelli. La partita, iniziata regolarmente, viene sospesa. Dopo qualche minuto, la polizia si rende finalmente conto di quello che sta accadendo, apre i cancelli e libera i tifosi. Ma ormai la strage è compiuta: 96 tifosi del Liverpool perdono la vita schiacciati dalla calca e altri 200 riportarono ferite più o meno gravi. E' la più grande tragedia dello sport inglese.