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Stefano Nava e il ricordo di Milan-Barça 4-0 nella magica notte di Atene 1994

A poche ore dalla sfida di Champions League, tra rossoneri e blaugrana, Fanpage ha incontrato chi ha già sfidato e battuto i catalani. Stefano Nava, ex difensore rossonero, ci riporta indietro di qualche anno e ci racconta come Capello, ed il suo Milan, esorcizzarono la paura del Barcellona di Romario.
A cura di Alberto Pucci
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milan barcellona champions league 1994

In una calda serata primaverile, Fabio Capello ed il suo Milan, diedero una lezione indimenticabile a Johan Cruijff che, nei giorni precedenti al match si era già fatto fotografare con la Coppa in mano. A parte le spacconate ed i proclami di vittoria del tecnico avversario, oggi come allora, il Milan si presenta in campo senza il difensore più forte al mondo. Nel 1994 si chiamava Franco Baresi, oggi Thiago Silva. La paura è la stessa, il finale sarà uguale? E' quello che si augurano tutti i tifosi rossoneri. 

“ Dopo le squalifiche di Baresi e Costacurta, avevamo due strade davanti: o starci su a pensare e darci una scusa o giocarcela con la coscienza di essere una grande squadra ”
Demetrio Albertini

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi e torniamo ad Atene. Quella sera riusciste a battere il super Barcellona di Cruijff, senza Franco Baresi e Alessandro Costacurta. In pratica, una situazione analoga a quella che vivremo domani sera. Come avevate preparato la partita ed esorcizzato la paura?

C'era, ovviamente, un pò di preoccupazione, perchè mancavano due pilastri fondamentali della difesa. Due fuoriclasse assoluti. La preoccupazione c'era e ci si chiedeva quale poteva essere la soluzione alternativa. Fabio Capello, infatti, provò nelle amichevoli alcune alternative, come ad esempio Marcel Desailly centrale, in mezzo alla difesa. Soluzioni che avrebbero dovuto dare tranquillità e sicurezza al reparto. Alla fine, però, penso che Capello fu bravo schierando nei loro ruoli, i giocatori giusti. Ognuno di noi fece del proprio meglio, sapevamo come affrontare l'avversario ed eravamo, ovviamente, stimolati dall'idea di giocarci una finale di Coppa dei Campioni. E' stato bravo il tecnico a non farci pesare l'assenza di Baresi e Costacurta, restituendoci sicurezza e tranquillità. Il resto, poi, lo fece anche Cruijff con le sue dichiarazioni fuori luogo.

Franco Baresi

Uno come Fabio Capello, avrebbe rischiato Thiago Silva nella gara contro la Roma?

Difficile dirlo. Io credo le scelte debbano essere fatte dall'allenatore, ma anche dal giocatore stesso, che è un pò "medico" di se stesso. Il giocatore sa fino a dove può arrivare. Probabilmente Thiago Silva ha dato la sua disponibilità perchè credeva di potercela fare. Non vorrei dare tutte le responsabilità all'allenatore: queste decisioni vengono sempre prese di comune accordo con lo staff medico e con il giocatore stesso.

Come si ferma il Barcellona di Leo Messi?

E' sicuramente un impegno molto difficile, per non dire proibitivo. Penso che per fermare il Barcellona, il Milan debba giocare da squadra, mettendo da parte le individualità. Il Milan, se vuole avere delle chance, dovrebbe giocare in questo modo, cosa che ha già fatto, per esempio, contro l'Arsenal a San Siro dove ha dimostrato freschezza atletica, compattezza, grande ritmo e velocità. Trovo che queste siano le armi migliori per poter affrontare Messi e compagni.

Fabio Capello

Come giudichi il lavoro di Allegri. Trovi che ci sia qualche somiglianza tra il suo modo di preparare la squadra e quello di Fabio Capello?

Nonostante non segua quotidianamente il lavoro di Allegri, penso che siano abbastanza "vicini" come mentalità. Entrambi premiano e fanno giocare chi merita, dando stimoli e motivazioni fondamentali per fare bene ed essere presi in considerazione.

Veniamo al campionato. Cosa ne pensi, infine, della lotta tra Milan e Juventus?

E' una lotta dura, quella con i bianconeri. Il Milan ha voglia e punti in più, però non nascondo che la Juventus è una squadra che ha fatto, e che continua a fare, cose straordinarie. Oltre ai risultati, gioca bene e da spettacolo. Non lo vedo ancora chiuso il discorso per il tricolore e sono d'accordo con la definizione di Mario Sconcerti che, sul Corriere della Sera, ha definito la squadra di Conte:  "una zanzara fastidiosa, che continua a ronzare intorno al Milan". Sarà un duello appassionante fino alla fine!

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