Stadio Is Arenas, le tappe dell’esilio forzato del Cagliari

E' l'unica società di Serie A a non avere un impianto agibile dove giocare gli incontri casalinghi. L'esilio del Cagliari comincia nello scorso campionato, con la chiusura dello stadio Sant'Elia dichiarato inagibile dalla Commissione Provinciale di Vigilanza "per indifferibili esigenze di tutela della pubblica incolumità": all'interno dell'impianto, divenuto fatiscente nonostante i lavori di Italia '90, erano state installate alcune tribune ‘Dalmine' come soluzione temporanea ma il perdurare della situazione fece scattare il primo provvedimento restrittivo. Chiusi i settori ‘Distinti' e ‘Curva sud', al Cagliari fu concessa una deroga per concludere la stagione 2011/'12 in uno stadio a capienza ridotta a circa 14mila posti – di 20mila è il livello minimo richiesto dalla Lega Serie A per una partita ufficiale -.
Esilio a Trieste. Il 7 aprile 2012 – 12sima giornata di ritorno – il Cagliari emigrò al ‘Nereo Rocco' di Trieste per giocare contro l'Inter, e lì disputerà tutte le gare interne nonostante la Commissione di Vigilanza avesse concesso l'agibilità (temporanea e con capienza limitata). Il 16 maggio 2012 lo stadio viene ufficialmente abbandonato dai sardi.
Apre l'Is Arenas. Campionato 2012-2013 il Cagliari emigra a Quartu Sant'Elena: firmata una convenzione triennale, il presidente cagliaritano, Massimo Cellino, adotterà per l'impianto ‘Is Arenas' le tre tribune ‘Dalmine', montate nel 2003 a sue spese nel Sant'Elia, mentre per la tribuna centrale sarà prevista una versione modificata di quella prevista per la Karalis Arenas di Elmas, in moduli d'acciaio ed elementi prefabbricati. Lo stadio avrà una capienza di 16.200 spettatori. I guai, però, non sono finiti: ancora una volta saranno questioni d'agibilità a scandire le fasi di una vicenda tormentata. Uno stillicidio che si ripete due volte al mese, quando il Cagliari deve giocare in casa. Di seguito le tappe della vicenda:
– 2/a giornata (2 settembre 2012): Cagliari-Atalanta 1-1, giocata a porte chiuse su disposizione del Prefetto di Cagliari
– 4/a giornata (23 settembre 2012): Cagliari-Roma, prima rinviata su decisione del prefetto poi vinta 0-3 a tavolino dalla squadra giallorossa. La partita si doveva disputare a porte chiuse, ma il presidente del Cagliari Massimo Cellino, con una nota sul sito internet del club rossoblu, aveva invitato i tifosi a recarsi comunque allo stadio.
– 6/a giornata (30 settembre 2012): Cagliari-Pescara 1-2. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.
– 8/a giornata (21 ottobre 2012): Cagliari-Bologna 1-0. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.
– 10/a giornata (31 ottobre 2012): Cagliari-Siena 4-1. Stadio Is Arenas aperto nel solo settore dei Distinti e solo per gli abbonati.
– 12/a giornata (10 novembre 2012): Cagliari-Catania 0-0. Stadio Is Arenas aperto per la prima volta nei settori Distinti, Curva Sud e Curva Nord, ma non nella Tribuna centrale, aperta solo per ospitare autorità – compreso l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Miglio – e gli organi d'informazione.
– 14/a giornata (26 novembre 2012): Cagliari-Napoli 0-1. Si tratta del battesimo ufficiale per lo Stadio Is Arenas, aperto per la prima volta in tutti i settori.
– 18/a giornata (21 dicembre 2012): Cagliari-Juventus 1-3. Partita disputata sul campo neutro ‘Tardini' di Parma per l'inagibilità di Is Arenas. La firma del sindaco arriva in ritardo, dopo la decisione della Lega di A di spostare la sede del match.
– 24/a giornata (10 febbraio 2013): Cagliari-Milan. Ancora una volta arriva lo stop all'agibilità dell'impianto Is Arenas da parte della Prefettura di Cagliari. La Lega calcio dispone, in un primo momento, che la partita si giochi all'Olimpico di Torino. Poi il cambio di rotta forzato: il Tar della Sardegna accoglie il ricorso urgente della Società rossoblu e la partita con i rossoneri (1-1) si gioca nella struttura di Quartu.