Squalifica per scommesse: a Izzo nessuna grazia, Tavecchio fa dietrofront
A volte anticipare i tempi di rientro non è salutare. E' il caso di Armando Izzo, fuori dal calcio giocato non per un infortunio ma per una squalifica a seguito del suo coinvolgimento nel calcio-scommesse. Il difensore sarebbe potuto tornare a giocare a breve ma la FIGC si è irritata per la fuga di notizie che ne aveva anticipato la decisione ufficiale. Adesso, per il giocatore ci sarà un altro periodo di Puregatorio perché il presidente federale, Carlo Tavecchio, ha fatto dietrofront e non concederà alcuno sconto.
La squalifica per illecito
In campo solo il 13 ottobre
Armando Izzo è a tutti gli effetti un giocatore del Genoa ma non può scendere in campo. Allo stato attuale delle cose, il difensore ex Triestina e Avellino tornerebbe a disposizione di mister Juric solamente il prossimo 13 ottobre, a squalifica terminata. Non ci dovrebbero essere sconti nè anticipi: niente Lazio, quindi, la sfida che fino a poche ore fa avrebbe potuto rappresentare il suo ritorno in campo.

Nessun anticipo
Una storia complessa fino alla fine, Ma la sensazione è che Armando Izzo dovrà scontare la sua esclusione dal calcio giocato fino all'ultimo giorno. Lui non si è mai fermato e si è sempre allenato e anche le ultime notizie sembravano portarlo verso un rientro anticipato rispetto ai tempi prestabiliti.
La fuga di notizie
La scelta della FIGC
Ma alla fine qualcosa si è incrinato nei rapporti con la FIGC. C'è stata una fuga di notizie, un mal celato riserbo su un argomento comunque scottante che ha infastidito la Federcalcio italiana. Secondo quanto riportato dall'emittente televisiva ‘TeleNord', il presidente Carlo Tavecchio si sarebbe opposto alla grazia per il difensore del Genoa.
Il dietrofront di Tavecchio
Izzo era stato squalificato durante lo scorso campionato per via del proprio coinvolgimento nello scandalo-commesse quando vestiva la maglia dell'Avellino. Il numero uno del calcio italiano, Tavecchio, avrebbe fatto marcia indietro perché si sarebbe irritato per la fuga di notizie della scorsa settimana in merito alla possibile grazia al giocatore, ancor prima che la stessa FIGC si pronunciasse in merito.