Squalifica Higuain, il Napoli chiede 2 giornate: “Non ci furono offese all’arbitro”

Non quattro ma due giornate. La richiesta del Napoli è precisa e ha nelle parole dell'avvocato di difesa, Grassani, gli elementi che possano convincere i giudici dell'incongruenza della decisione del Giudice Sportivo, ritenuta eccessiva per quanto accaduto a Udine. La tesi si sa ed è conosciuta: cancellare la ‘presunta condotta violenta' nei confronti dell'arbitro Irrati durante il match con i friulani che decretò l'espulsione dell'argentino e la conseguente squalifica inferta dal Giudice Sportivo.

Così come ha fatto Tosel, ma senza infrangere i criteri di riservatezza, Mattia Grassani, l'avvocato che rappresenterà Higuain e il Napoli davanti alla Corte Federale per il ricorso presentato dal club azzurro, ha anticipato ai giornalisti di Radio Kiss Kiss Napoli e di Tutti Convocati su Radio24 ciò che presenterà ai giudici: "Riteniamo che una sanzione congrua per l'atteggiamento avuto da Higuain sia di 2 giornate di squalifica. Stiamo parlando di un momento particolare di partita, Gonzalo non offende l'onore e la reputazione dell'arbitro. Le motivazioni di Tosel non ci hanno convinto, riteniamo da rivalutare l'attribuzione a Higuain di un'offesa verso il direttore di gara".

A supporto di tutto ciò il Napoli porterà anche dei fotogrammi in cui si dimostrerà in immagini ciò che si sosterrà a parole: è l'arbitro Irrati a protendersi verso il giocatore argentino che in sua difesa appoggia le mani al petto del direttore di gara. Nessun gesto intimidatorio, ma semplicemente di difesa: "Siamo fiduciosi per una riduzione della squalifica. Gli atti ci sono arrivati ieri in tarda serata e da oggi abbiamo sette giorni per ricorrere per quanto riguarda Higuain, mentre il ricorso per Sarri sarà depositato domani per cercare di averlo in panchina contro il Verona. La sanzione del Pipita è molto pesante e non vogliamo trascurare nulla, la richiesta principale sarà quella di ridurla da quattro a due giornate, o in seconda istanza da quattro a tre".

Non è stata confermata invece la presenza dello stesso Higauin di fronte ai giudici per sostenere la propria linea difensiva.