Spuntano le bare di Insigne e Sarri nella festa del 34° scudetto bianconero
E' qui la festa? Di certo sì, ma quando si eccede è facile anche scivolare e cadere bel fatidico tombino della caduta di stile. Nulla di grave, ci mancherebbe, nel momento della goliardia (quasi) tutto è accettabile e chi festeggia per una vittoria meritata dopo una stagione lunghissima e molto combattuta, ha diritto anche di gioire.
Senza bare, però. Quelle apparse improvvisamente tra la folla, festante, in piazza. Di colore azzurro, con chiari nome scritti sopra in vernice bianca: Sarri e Insigne. Una caduta di stile in una festa altrimenti perfetta, organizzata nei minimi particolari da parte di una società che oramai ne è avvezza, visto che da sette anni a maggio dà il via alle esultanze.
Le polemiche. Eppure, quelle immagini che adesso scorrono per il web non sono piaciute a molti, soprattutto ai tifosi non juventini. E sono state fatte oggetto di polemica e critica. La società, ovviamente non è coinvolta direttamente e non ha alcuna responsabilità sull'accaduto. Ognuno, tifosi compresi, festeggia come meglio crede per esternare la propria gioia.
La paura. Quelle bare, però, mostrate con scherno e sarcasmo nascondono anche un'altra verità, della quale i tifosi partenopeo dovrebbero tenerne conto e custodirla con cura: è la manifestazione evidente della paura che i tifosi bianconeri hanno avuto durante quest'ultima fase di campionato, quando il Napoli ha messo pressione alla Juventus – soprattutto con il successo all'Allianz Stadium.
Sarri e Insigne ‘esorcizzati'. Non a caso riportano i nomi dei due ‘nemici' numero uno: Maurizio Sarri, l'allenatore artefice di un Napoli quasi perfetto, stimato da tutti per il gioco e la qualità in campo espresse sempre e comunque, sia in Italia che in Europa. E Lorenzo Insigne, il Magnifico, l'emblema di questo Napoli e di un gruppo che non si è mai arreso, capace di giocate importanti, indicato come il punto di riferimento sia dentro che fuori dal campo.