video suggerito
video suggerito

Sprechi e contraddizioni di Euro 2012: dalla strage dei cani al turismo sessuale

Euro2012 è oramai alle porte. Tutto è pronto, da un punto di vista sportivo. Un po’ meno sotto il profilo socioeconomico dei due Paesi ospitanti, Polonia e Ucraina, in ostaggio di problemi di difficile risoluzione, in primis la violazione di diritti umani e il traffico minorile. Così, il calcio invece di diventare una cura rischia di trasformarsi in un semplice anestetico.
A cura di Alessio Pediglieri
229 CONDIVISIONI
euro2012 ucraina vergogna

Se è vero che tutto è pronto da un punto di vista sportivo per assistere al più bello spettacolo calcistico del 2012, è pur reale che i due Paesi ospitanti, Polonia e Ucraina approfitteranno di questa importanissima vetrina per risolvere i propri problemi interni. Alcuni gravissimi e radicati nella struttura socioeconomica che da sempre caratterizza queste due nazioni dell'Europa dell'Est, altri più semplici ma sempre di vitale importanza. Perchè Euro2012 non sia solamente un paravento dove nascondere difficoltà e contraddizioni che hanno dilaniato in passato Polonia e Ucraina e che rischierebbero di farlo anche nel prossimo futuro.

Luci e ombre di un Europeo dalle due facce – Euro2012 sarà un torneo che vivrà di un dualismo importante, non solo sportivo. A contendersi infatti il ruolo di protagonista principale saranno da una parte la Polonia e dall'altra l'Ucraina. Due Paesi vicini sulla mappa europea ma profondamente diversi che l'Uefa ha provato ad ‘unire' nel segno del calcio, dove non sono state cancellate però le contraddizioni sociali, politiche ed economiche che si sono riflettute anche sull'organizzazione dell'evento.
A goderne maggiormente i benefici di Euro2012 e della sua spinta economica derivante sembra essere proprio (e solo) la Polonia, Paese in via di sviluppo, in cui l"effetto economico complessivo determinato da Euro 2012 sarà pari al 2,1% sul Pil. La principale fonte di incremento sarà l'accelerazione degli investimenti in strade e aeroporti (+77%), così come quella dell'occupazione legata all'evento (stimata sui 30 mila addetti).
Non sembra così però, per l'Ucraina in cui si fatica a capire quale potrà essere il reale ritorno positivo. A correre ai ripari, con iniezioni importanti di denaro sono stati, soprattutto, due oligarchi ucraini: Rihat Akhmetov e Olexandrov Yaroslavskiy. Difficile pensare che eventuali introiti non verranno ‘divisi' tra loro due.
Tra contributi statali e investimenti, il costo totale per Euro2012 da parte dell'Ucraina è stimato attorno ai 20 miliardi di euro e le prospettivew peggiori dicono che i cittadini ucraini lo dovranno pagare per molti anni. E' un problema non da poco perchè in un Paese che è uscito dalla Vecchia Russia, si fatica a costruire un regime di Stato democratico a favore della cittadinanza. Se anche l'Uefa si è dovuta inchinare davanti ai soldi dei ‘soliti' ricchi, il rischio è evidente e concreto: ancora una volta la ricchezza produrrà ricchezza, per pochi eletti mentre il resto della popolazione continuerà a vivere di difficoltà, ‘subendo' tutto ciò che di negativo porterà Euro2012.

Paesi diversi, stadi e organizzazioni diverse – La differenza si vede anche nell'organizzazione complessiva dell'evento e nella costruzioni degli stadi. Lo stadio Nazionale Varsavia, ha aperto i battenti lo scorso 29 gennaio. Un mese più tardi ha ospitato, facendo registrare il tutto esaurito, la prima partita di calcio, con la Polonia opposta al Portogallo. L'impianto sarà sede l'8 giugno della gara d'esordio tra i padroni di casa polacchi e la nazionale greca.
Il nuovo stadio di Danzica , considerato dagli addetti ai lavori il più avveniristico e spettacolare, ha aperto invece lo scorso agosto. Ospiterà fino a 44 mila persone ed e' stato costruito in una zona periferica della città, ma su cui sta investendo, in misura massiccia, la municipalità con grandi lavori e investimenti di modernizzazione.. Seguono gli impianti minori di Breslavia e Poznan.
E sul fronte ucraino? Ci sono stati maggiori problemi, gravi ritardi e difficoltà nei finanziamenti. Alla fine sono stati superati grazie al supporto di una serie di magnati locali, la soluzione più veloce ma più pericolosa che ha ridato in mano a pochi un potere immenso.

Protesta Femen contro euro 2012

I diritti umani usurpati –Il presidente dell'UEFA, Michel Platini, ha parlato mettendo in chiaro diverse cose, a partire dalle polemiche relative proprio ai diritti civili che non sarebbero rispettati in Ucraina:

"Quando abbiamo scelto Ucraina e Polonia per organizzare questo torneo, definimmo la cosa come una grande avventura per l'Europa dell'Est. Rispetto chi in questo momento sta sollevando dei problemi e chi parla di boicottare l'evento, i tedeschi lo stanno facendo, a loro però dico che potevano anche non votare per l'Ucraina. Io non faccio politica, il mio compito è organizzare bei tornei di calcio".

Sarà dunque un Euro2012 tutto da scoprire e da difendere. Sì perchè tra tanti festeggiamenti per una kermesse ricca e affascinante e un calendario delle partite già da tempo determinato e organizzato non si potranno dimenticare i problemi che in questi mesi sono tornati a far parlare di sè e che attanagliano i Paesi ospitanti. Come la paga del traffico di minori e del turismo sessuale. Alcuni esperti (dell'ECPAT, acronimo per "END CHILD PROSTITUTION PORNOGRAPHY AND TRAFFICKING" e dell'OIM l' "Organizzazione internazionale per le Migrazioni") hanno definito Euro2012 il "nuovo bordello d'Europa".
Polonia e Ucraina sono da sempre Paesi a forte rischio di turismo sessuale (che aumenterà nel mese degli Europei) oltre ad essere considerati Paesi non solo di origine e di transito, ma sempre più Paesi di destinazione per il traffico dei minori. Secondo Gabriela Kuhn, referente ECPAT per la Polonia, “la procura registra circa 100 casi di prostituzione minorile all’anno”. Il turismo sessuale con minori “non risulta un fenomeno rilevante anche se ECPAT-Germania afferma che l'1% dei turisti sessuali tedeschi si reca in Polonia”.
Un'industria del sesso che, secondo un recente studio di La Strada Ucraina, gruppo affiliato ECPAT, che ha confermato la presenza di due gruppi di vittime: quelle coinvolte in modo permanente e quelle occasionalmente. Al primo gruppo appartengono minori provenienti da gruppi vulnerabili: le ragazze entrano nel giro della prostituzione a partire da 14 anni, i maschi tra i 16 e i 17, immessi nell’industria del sesso da trafficanti o da parenti. Al secondo gruppo appartengono minori provenienti da ‘famiglie bene', alla ricerca di una vita più agiata: le ragazze hanno tra i 16 e i 18 anni, mentre i maschi tra i 14 e i 17.
Sempre secondo questa ricerca i turisti sessuali più presenti in Ucraina sono europei, americani e canadesi.

euro2012 contro i diritti

La strage dei randagi – A questa desolante piaga si aggiunge anche lo sdegno internazionale alla notizia dell'eccidio di massa di cani randagi, soppressi dal governo ucraino con metodi e tecniche disumane. Un problema sollevato da tutti gli enti internazionali per la protezione animale tanto che anche il calcio, per tramite del Presidente Federale Abete si è mostrato sensibile al problema sollecitando e confermando un impegno diretto dell’Uefa con la quale, il Governo ucraino ha aperto un dialogo.
L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali ha promosso varie iniziative a difesa dei cani, iniziative che si sono rivolte sia al mondo del calcio sia al mondo politico ucraino. Già nel 2011 un appello venne rivolto a tutti i capitani delle squadre partecipanti alla competizione, poi le ripetute denunce avevano fatto sperare in bene quando nel novembre scorso il Ministro dell’Ambiente ucraino aveva chiesto che l’uccisione dei cani avesse termine. In aiuto all’Enpa, nel corso dei mesi, è intervenuto anche il Governo Italiano che si è fatto portavoce presso il Governo ucraino delle istanze di protesta.

Le maglie tossiche – Un'ultimo problema, non meno importante, è arrivato alle cronache proprio in queste ultime giornate di vigilia, la denuncia delle magliette tossiche delle nazionali di calcio.
Le magliette sotto accusa sono quelle delle nazionali di Italia, Spagna, Germania, Ucraina, Russia, Francia, Portogallo e Olanda: le t-shirts di queste squadre di calcio secondo gli studi effettuati contengono piombo, nichel e perfino dei ritardanti di fiamma. Come se non bastasse, le maglie che rappresentano la nostra nazionale e quella spagnola conterrebbero anche il nonilfenolo, una sostanza tossica ancora peggiore rispetto alle altre. Esperti del settore dicono che indossarle due-tre-quattro volte per poche ore non nuoce alla salute. Dei giocatori. E che dire di quei tifosi che la andrebbero ad indossare per giorni interi in caso di vittoria della loro Nazionale?
Almeno in questo caso Polonia e Ucraina sembrano estranee al problema.
Evviva gli Europei.

229 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views