Sportiello: “Spero che Astori abbia visto la foto della figlia per l’ultima volta”
Marco Sportiello è stato l'ultima persona a vedere Davide Astori vivo. Quando il giorno dopo gli dissero che il capitano era stato trovato cadavere nella stanza d'albergo dopo dormiva da solo restò stordito. Nemmeno una pallonata sul viso oppure un colpo allo stomaco gli ha mai fatto così male. Assieme al compagno di squadra aveva trascorso qualche ora prima di andare a letto: chiacchiere e risate tra amici, una partita alla playstation, un occhio al joypad e un altro verso la tv che trasmetteva l'anticipo di campionato tra Napoli e Roma.
Sembrava un sabato come un altro, di quelli passati in ritiro ad attendere che il giorno dopo si scenda in campo. Tieni a bada l'adrenalina, inganni l'attesa e lasci l'ansia in un cantuccio facendo cose semplici, cose da ragazzi che alla vita sorridono di rimando anche quando ti si para davanti e ti lascia nell'ombra.
Spero di non essere stato l'ultima persona che Davide Astori ha sentito e spero che abbia mandato qualche messaggio alla sua compagna o abbia vista la foto di sua figlia – ha raccontato Sportiello durante la festa per il decennale del Corriere fiorentino -. Per noi è stata una tragedia, ci ha molto scosso ma ci ha responsabilizzato un po' tutti. Lui era quello che bacchettava i più giovani e responsabilizzava i più anziani. Era un punto di riferimento per tutti, specialmente per me, non solo in campo ma gli chiedevo tantissimi consigli anche nella vita quotidiana. E' stata una grande perdita.
"Hai dimenticato le scarpe da me". "Grazie, le scarpe non mi servono. Le prendo domattina prima di colazione". Si salutarono così Sportiello e Astori tra un sfotto' e una battuta spedita alle 23.34 via WhatsApp, prima che il cuore del capitano della Fiorentina facesse i capricci fino a spegnersi. Quando ci pensa, quando ricorda cosa è accaduto allora, quando maledice sé stesso per non essersi accorto di nulla è come se il tempo si fosse fermato a quella maledetta domenica mattina: in sala a far colazione ‘Asto' non c'era e dalla sua camera non sarebbe più uscito come sempre.