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Sponsor Azerbaigian, il San Lorenzo rifiuta

Clamoroso “no” della squadra del Papa e del Peñarol allo sponsor azero: “Non tutto è in vendita”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Azerbaigian, no grazie. E' la risposta data dagli argentini del San Lorenzo e gli uruguaiani del Peñarol alla richiesta del paese caucasico a diventare main sponsor. Il no ha del clamoroso sia perché, in questi tempi in cui circola poca moneta, gli azeri sono tra i pochi ad aprire il portafoglio, sia perché la motivazione è puramente etica. "Sono felice che il San Lorenzo sia stato fra i pionieri nel rifiutare un'offerta economica interessante", ha spiegato Matias Lammens, presidente del club argentino, "spiegando così che non tutto può essere comprato e non tutto può essere in vendita". Diversamente, Atletico Madrid e Lens non hanno fatto una piega, accettando la sponsorizzazione: i colchoneros devono coprire un indebitamento di diverse centinaia di euro, mentre i francesi sono stati salvati dalla bancarotta da Hafiz Mammadov, imprenditore azero vicino proprio al presidente Aliev.

L'Azerbaigian, piccola repubblica caucasica, ha conosciuto un vero e proprio boom economico negli ultimi anni, grazie alla scoperte di giacimenti petroliferi e di gas, ma occupa posizioni abbastanza "preoccupanti" per quanto riguarda libertà individuali ed aspettative democratiche: 160esimo paese su 180 per libertà di stampa, un presidente "vincitore" (se così si può dire) del titolo di "personalità più corrotta del 2012" dall'Ong OCCRP, ed un sistema elettorale "particolare". Il presidente Ilham Aliev ha vinto con l'85% dei voti (e senza neppure una campagna elettorale), con i risultati del voto che erano apparsi su un sito ufficiale governativo il giorno prima del voto, risultando poi perfettamente corretti. Questo senza dimenticare la questione con l'Armenia per il controllo della regione Nagorno Karabakh, sulla carta una "guerra fredda" che di tanto in tanto sfocia in confliti armati veri e propri: ad agosto ci sarebbero stati venti morti in una delle tante "provocazioni" da una parte e dall'altra. Lo stesso Azerbaigian, prima di offrirsi da sponsor, ha chiesto che non ci fossero dirigenti di orgini armene nel club: ma non ha fatto i conti con una comunità armena ben radicata a Buenos Aires, ed alla quale il San Lorenzo ha preferito non fare uno sgarbo.

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