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Spogliatoio della Svezia in subbuglio: “Ibrahimovic? Non lo vogliamo, è un egoista”

Il secondo portiere, Johnsson, stoppa la sicurezza mostrata dall’ex United che nei giorni scorsi s’era detto certo di far parte della Svezia che prenderà parte al Mondiale in Russia: “Ci siamo qualificati anche senza di lui… e non è giusto modificare il nostro gioco solo per lui”.
A cura di Maurizio De Santis
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Chissà se dall'altra parte del mondo è già arrivata la voce a Zlatan Ibrahmovic. Chissà se al campione svedese dei Los Angeles Galaxy hanno fatto sapere cosa pensano alcuni connazionali del suo ritorno tra le fila della selezione scandinava in occasione del Mondiale in Russia. Lui – l'ex United – è convinto che alla fine, in un modo o nell'altro, farà parte del novero dei convocati per l'avventura di Coppa. Impossibile non chiamarlo, dice con certezza nelle interviste ai media americani… "che Mondiale sarebbe senza di me?".

Già, che Mondiale sarebbe? Secondo Karl-Johan Johnsson, portiere del Guingamp (Ligue 1, la Serie A francese) e secondo portiere della Svezia che ha ottenuto la qualificazione ai Mondiali eliminando l'Italia nei playoff, non ci sono dubbi al riguardo: la nazionale può serenamente fare a meno di Ibrahimovic.

Non so cosa accadrà – ha ammesso l'estremo difensore in un'intervista a un giornale transalpino (Main Opposée) – ma voglio ricordare che ci siamo qualificati anche senza di lui...

Questione semplice, semplice. Grazie di tutto, Ibra. Abbiamo grande stima di te e ti riconosciamo di essere ancora uno dei più forti calciatori al mondo. In ogni caso, non sei ben accetto nel gruppo che ha imparato a fare a meno di te. Anzi, il problema è proprio questo: la compattezza di una rosa che non ha prime donne né tollera atteggiamenti eccessivamente individualistici come quelli di Ibra.

E' un egoista, un individualista sia come persona che come giocatore – ha aggiunto Johnsson -. Noi invece siamo un gruppo e non credo sia giusto cambiare tutto il nostro gioco solo per lui. E' così che abbiamo ottenuto la qualificazione, perché dovremmo cambiare?.

Parole che a Zlatan non devono essere state ancora riferite… come replicherà a fronte della palese diffidenza mostrata dal connazionale? Alla sua maniera. E non sarà affatto piacevole.

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