Spogliarelliste allo stadio, il presidente del St. Pauli dice basta
E' da sempre il club più spregiudicato della Germania e non solo. Il club da sempre si impegna in campagne contro il razzismo, ha ospitato il mondiale per nazioni non riconosciute, ha organizzato un torneo per rifugiati politici, ha persino, primo caso in Germania, aperto un asilo nido per i bambini dei tifosi.
Sullo stemma ufficiale del club, si legge "Non established since 1910", ovverosia, "Dal 1910 contro tutti" e tutto, si potrebbe aggiungere perchè il secondo club di Amburgo, il St. Pauli ha fatto spesso parlare di sè e non certo per le sue gesta sportive. Già in passato si era ‘spettegolato' sulla costruzione del nuovo stadio: vicino alla zona del porto, di certo lontano dalla ‘movida' amburghese, ad un passo dal quartiere a luci rosse, con una frequentazione di persone dalla dubbia moralità. Oggi, si è andati oltre quando un intraprendente imprenditore del posto non si è lasciato sfuggire l'occasione di creare qualcosa di estremamente innovativo, unendo il dilettevole al business: una zona dell'impianto dedicata a balletti e danze di signorine succinte, attorno ad un palo, per intrattenere gli amici che si recavano a guardare le gare interne – e non solo – del St. pauli.
Ad avere la ‘grande' idea è stato il proprietario del "Susis Show Bar", uno dei più noti locali di lap dance di Amburgo, che ha affittato un box all'interno del "Millerntor Stadium" e, mentre la squadra lotta per salvarsi ecco che c'è chi pensa alle sinuosità femminili in bella mostra.
Stefan Orth, presidente del club ha detto però basta: "Abbiamo parlato con l'affittuario del box dicendogli chiaramente che non potranno esserci spettacoli durante le partite. Le ragazze potranno esibirsi dopo, ma senza mai rimanere nude. Se ballano anche solo una volta senza veli, sono fuori dallo stadio".
Un colpo basso e inaspettato per un club che porta con onore il marchio di società più anarchica del calcio internazionale.
