Spezza la caviglia a un avversario e va in cella: calciatore violento condannato a 4 anni

Quattro anni di carcere per aver spezzato la gamba a un avversario e diecimila euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. E' la condanna che il giudice del Tribunale di Grosseto ha inflitto a Michele Guidi, 32 anni, all'epoca dei fatti (2012) in campo nella gara di Coppa provinciale di Terza categoria tra il Punta Ala e il Massa Marittima. L'intervento fu scomposto, esagerato, violento al punto da provocare lesioni fisiche gravi al capitano della squadra avversaria. Trasportato in ospedale, al calciatore venne diagnosticata la frattura bimalleolare della caviglia sinistra. Quel brutto fallo ebbe conseguenze durissime: carriera interrotta, calvario di operazioni (ben due interventi) e una lunga riabilitazione.
Nessuna attenuante. A dare notizia della sentenza è stato il quotidiano toscano ‘Il Tirreno' che ha rivelato come la condotta di gioco di Guidi avesse sollevato proteste e dubbi per altri interventi al limite del regolamento: durante la stessa partita aveva già preso di mira l'avversario e provato a colpirlo alla gamba ma senza riuscirvi. Episodi che hanno spinto a valutare l'assoluta intenzionalità di quell'intervento e al tempo stesso il giudice del Tribunale a condannare l'autore di quel gesto.
Recidivo. Dopo quel fallo killer Michele Guidi venne espulso e punito dal Giudice Sportivo con diverse giornate di squalifica ma quel provvedimento non servì a calmare quell'agonismo esasperato. I problemi arrivavamo da lontano… basta dare un'occhiata al breve passato calcistico dell'uomo per scoprire come si fosse reso protagonista di altre condotte violente. Infatti, aveva già subito una condanna a quattro mesi per un episodio precedente avvenuto sempre in un campo di calcio: era ancora ragazzo e militava nel campionato juniores quando provocò una frattura a un altro calciatore.