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Spalletti: “Nessuna guerra con Totti. Non meritavo i fischi”. E cita Califano per l’addio

Ultima conferenza da allenatore della Roma: “Lascio una Roma forte, si poteva far meglio ma non abbiamo remato tutti dalla stessa parte. Con Francesco rimango amico, continueremo a rispettarci. Ho dovuto prendere decisioni che sono dispiaciute prima di tutto a me. Con me lui ha giocato un anno in più”.
A cura di Maurizio De Santis
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Non si può tornare indietro, io i fischi di domenica li ho sentiti e sono figli di chi ha parlato di una guerra interna tra me e Totti che non esiste. Con me Francesco ha giocato un anno di più. Io quei fischi non li merito per come sono fatto e come ho lavorato. L'ho fatto in modo profondo, serio, cercando di fare il bene della Roma. Ho gioito e sofferto molto

Luciano Spalletti saluta così la Roma durante la conferenza stampa di addio. In mattinata c'era stato l'annuncio ufficiale del club, cui hanno fatto seguito le ultime parole da allenatore della squadra che ha condotto al secondo posto, duellano con la Juventus in chiave scudetto e guadagnando l'accesso diretto alla prossima edizione della Champions. Il tecnico di Certaldo va via lasciando in dote il tesoretto della Coppa (oltre 30 milioni) e una rosa valorizzata, oltre ad aver rigenerato Dzeko (oggetto misterioso nella scorsa stagione, bomber e capocannoniere in A in questo campionato). "Cito un cantautore romano che sulla tomba ha scritto ‘non escludo il ritorno'. Mi garba questa cosa qui". E' la frase di Franco Califano che sceglie per il suo commiato.

Il rapporto con Totti. "Con Francesco rimango amico, ci vado a cena e continueremo a rispettarci in tutto e per tutto – ha aggiunto -. Ho dovuto prendere decisioni che sono dispiaciute prima di tutto a me". 

"Non abbiamo remato tutti dalla stessa parte". E' il concetto espresso dal tecnico, polemico nei confronti della campagna mediatica che lo ha visto spesso al centro del dualismo con il capitano, protagonista del profondo (smentito dal tecnico) dissidio con il ‘dieci' simbolo della squadra e della Città Eterna.

Lascio una Roma forte, una squadra che ha individualità importanti. Si poteva far meglio come collettivo e come obiettivo di tutti, probabilmente lì non ci sono riuscito. Secondo me non abbiamo remato tutti dalla stessa parte. Sono convinto che Monchi riuscirà a compattare tutte le risorse della Roma, dove probabilmente non sono riuscito io. Se si riesce a compattarle tutte, sarà una Roma fortissima.

Monchi apre al futuro: "Continuare a crescere"

Poche settimane fa parlò dell'ultima stagione di Totti quale calciatore della Roma, questa volta a Monchi tocca pronunciarsi sull'addio di Spalletti.

Prima di arrivare qui già avevo un'opinione eccellente di lui. I suoi risultati parlano per le sue capacità – ha ammesso in conferenza -. Ora inizia per noi una nuova tappa, proveremo a continuare a crescere e non ho dubbi che ci riusciremo, attraverso l'unica strada che conosciamo, quella del lavoro.

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